Cané: "Neres ha lasciato il segno ovunque. Napoli e Brasile non possono farne a meno"
L'ex attaccante brasiliano Cané, che in Italia ha vestito le maglie di Napoli e Bari da calciatore e poi ha allenato in varie realtà del sud, arrivando fino alla panchina dello stesso Napoli nel 1994/95, è stato intervistato dall'edizione odierna de Il Mattino.
Oggetto delle riflessioni di Cané è in partenza David Neres, suo connazionale e attuale stella e uomo-copertina del Napoli, a maggior ragione dopo i gol decisivi per la vittoria della Supercoppa Italiana 2025: "Lo conosco quando era giovanissimo, a San Paolo, lo seguivo quando lo chiamavano il 'piccolo Pelè'. Eppure è mancino… L'infortunio di qualche anno fa lo ha condizionato, ma è un giocatore che ha saputo lasciare il segno ovunque. Ora anche a Napoli".
Prosegue quindi Cané nella sua analisi su Neres: "Deve restare nel cuore dei napoletani, ma sono certo che non abbia fatto ancora tutto ciò che può fare per il Napoli. E una squadra che vuole vincere non può fare a meno di elementi come lui". Qualche parola è dedicata anche a De Laurentiis ("Ora non prende più solo i giovani da lanciare"), prima di una chiusura sulle chance di chiamata al Mondiale con il Brasile per Neres: "Lo staff di Ancelotti lo starà seguendo già da prima di questa bella doppietta. Ancelotti ha l'obbligo di arrivare lontano e anche per questo dovrà fare le scelte giuste. Uno come Neres gli farebbe comodo".











