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Caos Spezia, 4 sessioni senza mercato! Cosa può succedere? Come cambierà la strategia?

Caos Spezia, 4 sessioni senza mercato! Cosa può succedere? Come cambierà la strategia?TUTTO mercato WEB
venerdì 16 luglio 2021, 13:00Serie A
di Marco Conterio

Sarà un'estate difficile per lo Spezia dei Platek. La notizia era nell'aria ed è arrivata oggi ufficialmente: la FIFA ha sospeso il mercato dell'Aquilotto per 4 sessioni a partire dal gennaio 2022. La squadra mercato guidata da Riccardo Pecini con al suo fianco Mattia Biso, col supporto del guru dell'analitica Andrew Ramsey, dovrà progettare e guardare lontano. Dovrà lavorare come se si materializzasse, anche davanti ai ricorsi successivi, il peggiore dei casi. Progettare fino al gennaio del 2024.

RINNOVI D'OBBLIGO Intanto le conferme in rosa. Se non dovesse esserci alcuno sconto di pena sulle sessioni, lo Spezia non potrebbe far mercato per le sessioni invernali ed estive 2022 e 2023. Una scure pesantissima per una neo promossa. Tra le priorità, da affrontare subito dopo questa estate, ci saranno i rinnovi, perché eventuali nuovi acquisti potranno sulla carta arrivare solo dal gennaio 2024. E una scadenza così lunga per adesso ce l'hanno soltanto Martin Erlic, Petko Hristov, Leo Sena e il giovane portiere Petar Zovko. In scadenza nel 2022 ci sono i due portieri, Jeroen Zoet e Ivan Provedel: il club dovrà decidere se affidargli così a lungo i pali del club. Al momento la linea è questa ma un conto è pensare a una stagione e una a lunghissimo raggio. In scadenza 2022 ci sono tra gli altri anche Simone Bastoni e Juan Ramos, ovvero la catena di sinistra bassa, un anno più tardi Emmanuel Gyasi, poi Giulio Maggiore e M'Bala Nzola ma pure Adrian Ismajli e Salva Ferrer e non soltanto. Lo Spezia dovrà decidere adesso: cederli? Servirà comprare i titolari e pure le riserve, visto che il parco giocatori è già ristretto quantitativamente.

CAMBIA LA STRATEGIA: NO AI PRESTITI? I RISCATTI SARANNO IMPOSSIBILI Rischia di cambiare la strategia di mercato a cui stavano lavorando Pecini e Biso. Prendere dei giocatori in prestito significa averli subito per una stagione ma, qualora la sentenza non dovesse essere ribaltata, averne in meno per tutto il prossimo campionato. Un rischio forte: lo Spezia stava chiudendo per i prestiti di Roberto Piccoli, Ebrima Colley e Arkadiusz Reca dall'Atalanta. Arriverà l'accelerata o il club preferirà puntare su giocatori da prendere a titolo definitivo, proprio per aver capitale sicuro e garantito per tutte le prossime due stagioni e considerato che anche per la terza non potrà esser fatto mercato d'estate? Vale per loro e anche per gli altri obiettivi finora emersi. Anche prenderli in prestito biennale sposterebbe il problema alla terza stagione. La squalifica comporta l'impossibilità di esercitare diritti o obblighi di riscatto per le quattro sessioni di sospensione. Come è stato per il Chelsea.

CONVINCERE I BIG. E UN MERCATO TUTTO E SUBITO Cedere i big adesso? Il club non tarderà a sedersi con gli agenti dei big in rosa. Da Giulio Maggiore a Martin Erlic fino a Ardian Ismajli, Simone Bastoni, M'Bala Nzola, Emmanuel Gyasi e non solo. Dovrà ragionare con loro de 'la peggiore delle ipotesi': il club dei Platek è fiducioso affinché la sentenza possa esser ribaltata (o quanto meno ridotta). Però la proprietà e la dirigenza dell'Aquilotto dovranno chiarire il progetto a lungo termine con Thiago Motta alla guida e provare a convincere questi giocatori a sposarlo per ben più di soli dodici mesi. Come detto in precedenza, poi, cambierà profondamente la strategia: gli uomini mercato andranno alla ricerca di prospetti pronti, subito, ma anche buoni per il futuro. Lo Spezia, non è certo un mistero, si giocherà la salvezza in questa stagione e non può esimersi dal progettare in una sola estate ogni evenienza e ogni possibilità per i campionati che verranno. Anche in sede di mercato. E allora occhio anche agli acquisti in prospettiva: il club potrebbe prendere giocatori adesso da mandare in prestito in B o altrove per una stagione. Ma sugli investimenti servirà tener d'occhio anche i limiti del Financial Fair Play e dell'indice di liquidità.

COSA PUO' SUCCEDERE Lo Spezia, tramite il comunicato ufficiale, ha spiegato che "le presunte irregolarità imputate allo Spezia Calcio sono avvenute nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018, quindi sotto la precedente amministrazione del club. Tutti i membri della precedente proprietà e del team di management appartenente ad essa, attualmente non ricoprono ruoli di responsabilità all’interno del club. Quando il nuovo gruppo proprietario ha acquisito lo Spezia Calcio, nel febbraio del 2021, l'indagine FIFA non è stata esposta in maniera adeguata. Il Club è stato informato soltanto ad aprile e ha agito immediatamente per condurre un controllo interno su tali accuse, per dimostrare che le irregolarità non riguardano l’attuale proprietà. Il Club trova che la sanzione sia eccessivamente dura, una sanzione che punisce una nuova amministrazione che non ha avuto alcun coinvolgimento nelle presunte irregolarità contestate. Il Club ha intenzione di intraprendere un'azione legale per appellarsi a questa sentenza e dimostrare chiaramente che non c’è nessuna correlazione tra l’attuale proprietà e questo caso, di cui è accusato lo Spezia Calcio. La sanzione non influirà sull'attuale finestra di mercato estivo, quindi il club è libero di operare senza restrizioni. Il Club rispetta l'importanza del lavoro intrapreso dalla FIFA in relazione alla protezione dei minori e collaborerà pienamente in qualsiasi ulteriore indagine che verrà avviata". Stante il comunicato, l'intenzione dello Spezia è quella di ribaltare e veder annullata la sentenza. I precedenti dicono che la maxi multa comminata potrebbe restar tale e che al massimo potrebbe arrivare (ma non è certo, soprattutto considerati i precedenti e lo storico dei casi simili, pur senza il passaggio di proprietà) uno sconto di una sessione.

IL MODELLO PLATEK E QUELLO DEL CITY FOOTBALL GROUP Una piccola ancora di salvezza, in ottica futura, sempre considerato 'il peggiore dei casi', è il modello che i Platek stanno strutturando nel calcio internazionale. Chiaramente di dimensioni diverse rispetto a quello del City Football Group, gli americani hanno però già due società: una in Danimarca, il Sonderjyske Foodbold, in massima serie. Una in Portogallo, in cadetteria, il Casa Pia. I Platek sembrano intenzionati ad allargare prossimamente il portfolio di club di proprietà e questo potrebbe essere anche un modo per il gruppo per continuare a far mercato, chiaramente su profili per il futuro e prospetti, a meno di investimenti in una delle altre grandi leghe, per portarli poi quando finirà l'embargo FIFA allo Spezia.

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