Donnarumma al City, due ostacoli: Ederson blocca tutto, il prezzo del PSG è troppo alto

Mentre si disperdono dichiarazioni e repliche lato PSG-Luis Enrique e Gigio Donnarumma, con l'agente Enzo Raiola al seguito, arrivano novità importanti sul futuro del giocatore. Sancito ormai il suo addio inevitabile da Parigi dopo il saluto tranchant del tecnico dei parigini, il portiere italiano e della Nazionale orbita fortemente attorno all'orbita Manchester City.
Secondo quanto riferito da Sky Sport, il Manchester City si interessò a Donnarumma già in passato, poi i dialoghi vennero interrotti per le richieste troppo alte. Adesso, invece, la situazione è ben diversa e cambiata, ma ci sono due ostacoli che impediscono l'arrivo di Gigio in Premier League al momento: prima di tutto deve uscire Ederson (in stretto contatto con il Galatasaray) e poi il prezzo dell'ex Milan, stabilito dal PSG, indica 50 milioni di euro. Ma secondo l'emittente satellitare il club transalpino abbasserà le richieste.
Intanto Enzo Raiola, procuratore di Gigio Donnarumma, parla ai microfoni di Sky Sport del caso del giorno, quello legato all'esclusione del portiere italiano dalle gare del PSG. "Dalle parole di Gigio si è capisce che il ragazzo è molto dispiaciuto, io sono esterrefatto: quattro anni di rispetto e grandi risultati, in questi dieci giorni è davvero crollato un castello, rischiano di cancellare tutto quanto fatto col PSG".
Su cosa non abbia funzionato nei discorsi per il rinnovo: "La situazione è andata per le lunghe: il PSG ha formulato delle richieste diverse da quelle del contratto standard. Gigio ha accettato anche delle condizioni al ribasso, era contento di stare qui e i risultati sono arrivati. Quando avevamo deciso di andare avanti sono cambiate le carte in tavola e abbiamo fermato tutto".
Chiosando: "A Los Angeles mi hanno confermato tutto e io ho riferito che Gigio aveva un altro anno e preferiva non fare altro. Quello che è successo negli ultimi giorni è inaspettato, una mancanza grandissima di rispetto. L'allenatore lavora per il club, vedremo coi legali che tipo di posizione hanno preso. Parlavamo di rinnovo fino a Los Angeles... in un mese non credo che l'allenatore abbia cambiato idea, questa è la cosa più mi rattrista. A questo punto è stato meglio non rinnovare il contratto".
