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Andrea Pellegatti e l'estate di Epic Sports: "Da Coulibaly a Emerson. Ora Azmoun"

ESCLUSIVA TMW - Andrea Pellegatti e l'estate di Epic Sports: "Da Coulibaly a Emerson. Ora Azmoun"TUTTO mercato WEB
venerdì 10 settembre 2021, 17:53Serie A
di Marco Conterio

A ventiquattro anni Andrea Pellegatti ha le idee chiarissime. Laureato in relazioni internazionali, ha sposato il progetto Epic Sports sin dagli albori. "E non smetterò mai di ringraziarli per questo". Procuratore, con base in Francia, il cognome non tradisce la passione per il calcio. "Mio padre Carlo è legato a una squadra ma non è mai stato visto con negatività dai tifosi delle altre squadre. E questo in Italia non mi ha mai creato delle barriere e poi all'estero -spiega a Tuttomercatoweb.com Pellegatti-, riesco a costruirmi una carriera e una storia anche al netto del cognome. E per me è una sfida bella, importante".
Nascete di recente, nel 2016, grazie ad Ali Barat. Che estate è stata per voi?
"E' stata un'estate positiva: è partita presto, di fatto, già in primavera, curando il trasferimento di Soumaila Coulibaly, il 2003 del Paris Saint-Germain. E' una delle stelle nascenti del calcio francesi e sulle orme dei grandi giovani francesi è andato al Borussia Dortmund".
E come è finita?
"L'estate non finisce, c'è Serdar Azmoun dello Zenit che è con noi e che è in scadenza nel 2022 e piace a tanti tra Italia ed estero".
Siete una compagnia realmente internazionale.
"Per questo nasciamo come intermediari, da Moura a Sissoko fino a Yarmolenko al West Ham o Tousart all'Herta. Poi abbiamo iniziato a curare l'interesse dei giocatori e abbiamo dei rappresentanti in tutta Europa".


Quello italiano, per chi lavora tanto coi giovani come voi, che mercato è?
"L'Italia è un mercato diverso: c'è talvolta meno attenzione allo scouting internazionale. Eccezion fatta per qualche club, è stato molto interno. Si lavora poco coi giovani: noi abbiamo alcuni dei migliori tra Sporting e Benfica, giovani in Francia, in Italia siamo poco permeabili ancora mentre all'estero i 2002 e i 2003 sono ragazzi che hanno progetti concreti da prima squadra".
Il colpo più duro dell'estate?
"A livello di intermediazione quello di Emerson Royal al Tottenham dal Barcellona. Sia per le tempistiche che per le cifre sul tavolo tra le società e poi si è chiuso il 31 agosto".
Avete molta base in Portogallo.
"Il fulcro è portoghese grazie al lavoro della famiglia Futre. Artur, fratello di Paulo, leggenda del calcio lusitano, sta lavorando in modo eccellente sui giovani del Portogallo: un 2004 dello Sporting, un nostro ragazzo, è andato in lista Champions. Poi Eduardo Quaresma e Borges erano in Under 21 portoghese. E poi lavoriamo in modo massiccio in Francia, sia coi ragazzi come Coulibaly, sia coi club come dimostrano affari che abbiamo fatto con Nizza e Marsiglia".
Parliamo di futuro.
"L'idea è quella di diventare un'agenzia dedicata sempre più ai giovani nostri a cui diamo supporto a 360 gradi. La filosofia non è la quantità, ma puntare sul servizio globale per la qualità dei giocatori per fare in modo che possano arrivare al livello che pensiamo sia loro consono".

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