Gasperini-Roma: un matrimonio di necessità e visione

Dopo anni di scelte altalenanti, la Roma volta davvero pagina. I Friedkin, stavolta affiancati da Ghisolfi e dall’esperienza silenziosa ma incisiva di Ranieri, sembrano aver preso consapevolezza degli errori del recente passato. L’ultima stagione, con una gestione caotica e soluzioni tampone, ha fatto da monito. Ma ora la Roma ha scelto con calma e lucidità: Gian Piero Gasperini.
Non è una scommessa, né un nome da copertina. È una scelta strutturale, quasi industriale, in linea con le ambizioni di un club che non può più permettersi sprechi, né promesse mancate. L’ex tecnico nerazzurro non è l’uomo che pretende campioni affermati, ma quello che li crea. Lo ha dimostrato all’Atalanta, costruendo un modello che unisce bel gioco, crescita economica e risultati concreti. Esattamente ciò di cui la Roma ha bisogno.
Certo, Roma è un ambiente unico, con un’umoralità estrema e una piazza impaziente. L’inizio sarà fondamentale per evitare tensioni, anche mediatiche, già emerse al primo contatto. Ma è evidente che la società abbia scelto una strada precisa: meno glamour, più progetto. Dopo l’epoca dei top player e degli instant team, serve una squadra vera, costruita per durare.
Non sarà facile, e lo sanno tutti. Ma stavolta l’impressione è che dietro ogni scelta ci sia una visione. E se anche i tifosi decideranno di avere fiducia nel percorso, potrebbe finalmente iniziare una nuova era. Una Roma sostenibile, moderna e competitiva. E Ranieri, in silenzio, sarà sempre lì. Pronto a dare una mano, come ha sempre fatto.
