Giovinco: "Insigne-Toronto? Il calcio vero è un altro. Ma il treno passa una volta sola"

Sebastian Giovinco, ex attaccante del Toronto, ha parlato a SKY. "Magari non rischia perché per Mancini è una pedina importante. A me è stato chiesto, a me è successo così, magari per lui non sarà così. Io ti posso dire che all'epoca era molto più divertente, se pensi ai nomi in cui c'ero io. Competere contro quei giocatori lì era bello, avevi qualcosa da fare. Ora per un po' per il virus... è andato a calare. Con l'acquisto di Lorenzo magari cambia. Il calcio vero è un altro. Le strutture sono ottime, rifarei la scelta, soprattutto se i numeri sono quelli. Sono esperienze che consiglio a tutti, è inutile prendersi in giro, è una scelta che rifarei perché sia io che la mia famiglia vogliamo vivere qui. La città è bellissima, poi i soldi sono soldi...".
Sulla proprietà.
"Vedendo il livello degli ultimi due anni vogliono cambiare direzione, non c'era più gente allo stadio, era vuoto. Non c'era il seguito di quando c'ero io. Li capisco, è una grande comunità italiana, è normale che la gente chieda questo".
Sulla passione della gente.
"Negli ultimi due anni si è perso tanto, dal 2016 al 2019 c'erano 30 mila posti, io sono andato a vedere le ultime partite e c'erano mille, duemila persone allo stadio. Un po' per la pandemia, un po' per i risultati che non venivano. I tifosi sono molto tranquilli, gli piace lo spettacolo, vanno lì a divertirsi, non c'è l'ossessione che c'è in Italia".
Qual è il titolo, fa bene Insigne?
"Certo che fa bene, il treno passa una volta sola. La mia situazione è differente, lui è capitano del Napoli mentre io non giocavo".
