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Iachini: "Fiorentina? Se mi chiamassero, non esiterei a dare una mano"

Iachini: "Fiorentina? Se mi chiamassero, non esiterei a dare una mano"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Serra
Ivan Cardia
Oggi alle 10:48Serie A
Ivan Cardia

Beppe Iachini, intervenuto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ricorda così la stagione 2019/2020, in cui guidò la Fiorentina fuori da una situazione molto difficile, anche se in misura minore rispetto a quella attuale: “Arrivai che la squadra era terzultima e c’erano tante pressioni, poi dopo un mese e mezzo arrivò il Covid, con situazioni molto particolari. Abbiamo dovuto fare una grande rimonta, alla fine abbiamo chiuso al decimo posto con una media di quasi due punti a partita. All’esterno sembrò una cosa scontata, e invece così scontata, guardando cosa accade oggi, non lo è”.

Cosa sta accadendo a Firenze?
"All'inizio della stagione si pensava che la Fiorentina potesse fare un campionato di tutt'altro tipo, da parte sinistra della classifica. Però questo non è accaduto. E quando succede sale la pressione, i calciatori giocano con preoccupazione e con una tensione che poi si portano in campo. Serve una serie di risultati consecutivi per poter sbloccare la situazione e tornare a giocare con la giusta serenità. Da ultima in classifica, ormai c'è consapevolezza della situazione. Ora non c'è più motivo di dover essere impauriti".

Imminente l'arrivo di Paratici…
"Lo conosco da tanti anni. È un professionista che ha affrontato tante situazioni, sia molto positive con vittorie importanti sia anche quelle da rimettere in sesto. È una persona molto competente, se dovesse arrivare sicuramente cercherà di dare una grande mano alla società e alla squadra. Ora c'è bisogno di ricompattarsi e fare risultati".

È stato contattato dalla Fiorentina? Sarebbe disponibile ad aiutare la Fiorentina?
"Intanto faccio l'in bocca al lupo a Paolo Vanoli, ne ha bisogno in questo momento. Ci sono passato anch'io, per un allenatore sono momenti di grande responsabilità. In questo momento non ci sono stati veri e propri contatti. Faccio solo un grande in bocca al lupo a tutto l'ambiente viola, a cui sono molto legato: ho passato sei anni da calciatore, poi da allenatore. Poi quello che accadrà domani, si vedrà. Non esiterei a dare una mano, in questa situazione anche altri professionisti non rifiuterebbero. La Fiorentina è sempre una grande società, al di là del momento che sta vivendo".

Perché Kean non segna più?
"Gli attaccanti vivono di momenti. Kean è un grande calciatore. Sicuramente avrà modo di sbloccarsi, ha la qualità e le capacità per poterlo fare".

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