Il barbiere di Calhanoglu: "Rimasto fedele all'Inter, ma un giorno spero vada al Galatasaray"

"Faccio questo lavoro da 28 anni e ho successo perché lo amo". Molto sicuro di sé e con un giro d'affari di tutto rispetto, Turan Demir può dirsi soddisfatto della sua vita. Chi? Un grande appassionato di calcio e tifoso del Galatasaray, ma senza troppo mistero hair stylist e barbiere personale di diversi calciatori di spicco in Europa. Pure in Serie A. Nell’elenco troviamo Edin Dzeko, Hakim Ziyech (ex Chelsea e attualmente svincolato tra l’altro), Diego Carlos del Como, Merih Demiral, Milan Skriniar e non solo. Di questo e altro ne ha raccontato lui stesso nell'intervista esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
Sì, ma come funziona? Semplice: "Mi mandano un messaggio quando hanno bisogno di me. Se sono disponibili, vengono nel mio salone". Direttamente nel distretto di Beykoz, in provincia di Istanbul, una delle città più affascinanti e magiche della Turchia. "Altrimenti vado io a casa loro o nella loro struttura". Tra hotel e ritiri con club e Nazionali, ma anche tra mura private e lontano dal campo. Dopodiché, al termine di ogni sessione di lavoro, posa insieme a ciascuno dei calciatori in foto o selfie ricordo (riportati di seguito in calce).
Poi si sa, tra connazionali turchi c’è sempre un legame speciale. E Turan Demir ha avuto un collegamento diretto con Kenan Yildiz, stella della Juventus: "È un ottimo giocatore, ha un futuro brillante", lo descrive così. Lanciando però un avviso al calcio italiano e al club bianconero, che gli ha già dato la maglia numero 10 di Del Piero. Il suo grande idolo: "Le grandi squadre lo ingaggeranno sicuramente perché la Juve non è più forte come una volta".
Ma se c’è un giocatore con cui ha un rapporto davvero speciale quello è Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter a cui è fortemente affezionato: "Conosco Hakan da 12 anni. È come un fratello per me, mi vuole bene e io gli voglio bene. Se mi invita in Italia, vado a trovarlo". E a proposito della baraonda di rumors che lo hanno circondato circa gli abboccamenti del Galatasaray per riportarlo nel suo Paese d’origine: “Io sono un grande tifoso del Galatasaray, fin da quando sono nato. E anche Hakan. Ma lui è sempre rimasto fedele all'Inter". Sognare, però, non è peccato: "Spero che un giorno possa giocare nel Galatasaray", sussurra il suo parrucchiere e fidato amico. Per rendere reale un desiderio condiviso fin da bambini.
Nella vita, come nel calcio, ci sono delle delusioni da affrontare. Un evento ha segnato profondamente Calhanoglu e si tratta ovviamente della maledetta finale di Champions League persa 5-0 contro il PSG. Qualcosa che ha lasciato una ferita profonda in lui: "Calhanoglu è un grande professionista, desiderava ardentemente vincere la Champions League e dopo la partita era molto abbattuto". Non solo per la mancata occasione di sollevare in cielo la Coppa dalle Grandi Orecchie a Monaco: "Anche per la sconfitta contro il Manchester City (a Istanbul, ndr). Se si chiede ad Hakan quale sia stata la cosa più triste della sua vita, lui risponde l’ultima finale di Champions League. So che ci è rimasto male".
Nella stessa stagione non è sfumata solo la Champions League ad un passo, ma anche lo Scudetto, vinto dal Napoli di Conte. Un passaggio che ha intaccato l’Inter psicologicamente? "Assolutamente no", replica deciso Turan. "Il Napoli se lo meritava. L'unica cosa che rattrista Hakan è che ha giocato due finali di Champions League e che avrebbe voluto vincerne almeno una". A Monaco, però, Turan non è andato per sostenere da vicino Calhanoglu: "Ho seguito la partita da casa, ma l'Inter ha giocato molto male come squadra. Non è riuscita a rispondere al gioco di un avversario molto più giovane".
Come anticipato, inoltre, Turan Demir si occupa anche di un ex conoscenza della Serie A che ha militato tra Juve e Atalanta. Parliamo di Merih Demiral, da due anni in Arabia, all’Al Ahli insieme a Franck Kessié. Per caso il centrale turco sente la mancanza dell’Italia? "Merih è un ragazzo di grande carattere. Guadagna molto bene in Arabia Saudita e ama quel posto (Gedda, ndr)". Ma va lasciata una porta aperta anche per un'alternativa: "È un tifoso del Fenerbahce e vuole tornare a giocare lì. Poi non sappiamo cosa ci riserverà il futuro…".
Infine, uno degli ultimi clienti ad aver bussato alla sua porta è stato Diego Carlos, ingaggio last-minute del Como (in prestito dal Fenerbahce) che sembra essersi già incastrato bene negli ingranaggi della macchina di Fabregas: "I suoi compagni di squadra mi hanno raccomandato e mi hanno contattato. Como è una città bellissima, ci sono stato quando Hakan mi ha invitato a visitarla. E Diego ama quel posto".
