Inzaghi e Marotta hanno un conto aperto con le finali Champions: sarà la volta buona?

All’Allianz Arena, in finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain, l’Inter si affida a due uomini che, quando arrivano in semifinale, raramente sbagliano, ma con le finali hanno un conto in sospeso. Simone Inzaghi, dopo l’impresa sfiorata a Istanbul nel 2023, ha centrato per la seconda volta l’ultimo atto della massima competizione europea. E lo ha fatto in modo ancora più convincente: superando Barcellona e Bayern Monaco in un percorso che ha portato i nerazzurri da quarti nella fase campionato alla soglia del trionfo. Un salto di status che lo stesso tecnico ha rivendicato in più occasioni.
Inzaghi si giocherà oggi la sua seconda finale, stavolta con il peso e il prestigio di chi parte con credenziali da protagonista. In tribuna stampa ci sarà ancora Beppe Marotta. Per l’attuale presidente dell’Inter sarà la quarta finale di Champions della carriera, la seconda in nerazzurro dopo le due disputate con la Juventus. Una costanza che dice tutto: ogni semifinale giocata, per lui, si è trasformata in un passaggio verso la finale.
Ora, però, manca l’ultimo passo. Perché né Inzaghi né Marotta hanno mai sollevato la coppa dalle grandi orecchie, sfuggita in tutte le precedenti occasioni. La sfida col PSG vale la consacrazione personale e collettiva, quella che l’Inter, il suo allenatore e il calcio italiano inseguono da anni. Monaco non è solo una destinazione: è una promessa da mantenere.
