Juve, l'ex segretario Lombardo, la valigetta segreta e i documenti che "era meglio non uscissero"

Arrivano altre novità in merito all'inchiesta Prisma, con il Corriere di Torino che riporta intrecci e retroscena dell'audizione di sei ore dell'ex segretario generale della Juventus, Maurizio Lombardo. Per prima cosa le side letter, ovvero gli accordi e le pattuizioni non depositati, secondo gli investigatori, con Lombardo che spiega: "Erano tenute in una cartellina di Juventus e ce l’avevo io, sempre con me, in una valigetta. Poteva capitare che mi chiamassero a ogni ora e volessero sapere che cosa c’era scritto (Paratici chiamava anche di notte). Sapevo che erano documenti che era meglio non uscissero".
In merito ad alcuni accordi con il Sassuolo si parla di pattuizioni non depositate perché potevano generare un impegno a livello di bilancio. "Perché non erano depositate in Lega? "Perché altrimenti non si poteva registrare la plusvalenza".
Infine la conclusione su come funzionavano alcune operazioni di mercato: "Mentre con Marotta le trattative erano più semplici e meno complesse, ed anche la struttura era meno complessa, chi inizia a creare problemi è Federico Cherubini. Lui era il braccio destro di Paratici e cerca di crearsi uno spazio. Quindi cosa succedeva, loro dicevano: “Viene uno a parametro zero, ma diamo un milione ad un agente”. Io dicevo no, Marotta si rifiutava di firmare".
