Juventus, Zhegrova non recupera. Conceicao e Miretti da valutare

La Juventus, da ieri, ha ripreso a lavorare con il gruppo al completo visto che sono tornati tutti i nazionali. Così i bianconeri hanno potuto alzare il ritmo degli allenamenti in vista della gara contro l’Inter. Ma Tudor, giovedì, non aveva ancora a disposizione Conceicao e Miretti che hanno lavorato a parte. Perciò solo oggi si saprà se potranno essere a disposizione, almeno, per la panchina. Ma nella giornata di ieri, i grandi protagonisti sono stati Edon Zhegrova e Loïs Openda che si sono presentati ai tifosi e alla stampa. Ma prima dei loro interventi, Damien Comolli ha fatto il punto sul mercato che si è appena concluso: “Volevamo confermare la spina dorsale della squadra e non eravamo a nostro agio a vendere alcuni giocatori che avranno un grande ruolo per il futuro. Abbiamo deciso i giocatori che volevamo tenere in virtù di questo pensiero. Per quanto riguarda Zhegrova e Openda siamo entusiasti di esser riusciti a prenderli. Io ho potuto ammirare la creatività di Zhegrova l'ho potuta ammirare quando ero presidente del Tolosa ed è esattamente quello che stavamo cercando. Su Openda volevamo le sue qualità di rifinitura e siamo lieti di dare il benvenuto anche lui. Non era desiderio nostro prendere i giocatori all'ultimo giorno, stavamo aspettando di vedere cosa sarebbe successo con Nico all'Atletico, ecco perché ci siamo trovati a muoverci tardi. Sono stati molto pazienti e dediti. Con Lois stavamo parlando da settimane e poi siamo riusciti a finalizzare nelle ultime ore. Il motivo è che c'erano diversi parametri da considerare e abbiamo considerato che il suo stile di gioco fosse ideale per noi e per questo è stato il candidato giusto per noi”.
Comolli smentisce le voci sui dissapori con il Psg. Zhegrova out contro l’Inter.
Damien Comolli, ieri, era presente durante la conferenza di Edon Zhegrova e Loïs Openda e ha voluto spegnere anche alcune voci su possibili dissapori con il Psg dopo la mancata chiusura dell’affare per Randal Kolo Muani: “Ho letto articoli di discussioni con il presidente del Psg. E' falso, sono bugie. Qualcuno ha cercato di manipolare una situazione che non esiste. Ho sempre sostenuto i grandi club e ho sempre avuto un ottimo rapporto e lo stesso è stato con il Psg. Abbiamo concluso la finestra di mercato con successo, ci sentiamo più forti”. Dopodiché è stato il turno di Edon Zhegrova che ha preso la parola e ha spiegato come stanno andando le sue prime settimane di lavoro con la Juventus: “Sono molto contento di questi primi giorni e sono stato accolto bene da tutti”. Il numero 11 juventino ha rivelato anche quali sono le sue condizioni fisiche dopo l’operazione a cui è stato sottoposto per risolvere i problemi di pubalgia: “Ho avuto un periodo travagliato, ma ora mi sento meglio. Lo staff mi sta aiutando, ma molto presto sarò pronto e starò molto meglio". Dunque, Zhegrova sta bene ma non potrà ancora essere a disposizione per il match contro l’Inter come ha spiegato lui stesso: “Ho parlato con Tudor e non farò ancora parte della partita perchè dovrò lavorare. Io sosterrò la squadra".
Openda si sente un numero 9.
Dopo Damien Comolli e Edon Zhegrova è toccato a Loïs Openda prendere la parola e farsi conoscere dai media e ha spiegato cosa lo ha spinto a scegliere la Juventus: “So che è la Juventus è uno dei club più importanti d'Italia. Quando ho parlato con Comolli è stato tutto molto semplice. Ci sono stati tanti top player come Zlatan per esempio da cui potrò trarre ispirazione”. Il belga ha poi rivelato qual è la posizione in cui predilige giocare: “La mia posizione migliore è il numero 9, ho sempre giocato da numero 9. Mi piace giocare sulle fasce. Mi piace muovermi parecchio". Perciò Openda è stato molto chiaro lui si sente un centravanti e di questo ne ha parlato anche con Igor Tudor: “Ho parlato con Tudor e lui sa che la mia posizione preferita è quella da numero 9, ma sono flessibile. Vedremo cosa succederà nelle prossime partite, io sono a disposizione del mister". Il belga ha avuto modo anche di parlare della tanta concorrenza che c’è nel reparto offensivo della Juventus: “Ne sono consapevole, sono grandissimi attaccanti. Chiaro che non giocherò tutte le partite, ma ne ero consapevole. Sono pronto ad entrare in campo quando necessario". Infine, Openda ha spiegato che la Juventus può rappresentare una svolta per la sua carriera: “Si certo. Ho giocato in Germania, Francia e in Belgio e ho imparato da tutti questi campionato. Questo era il club migliore per provare a migliorare e far vedere quello che posso fare. Non vedo l'ora di cominciare questa stagione".
