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Koulibaly non è Insigne: Napoli pronto a fare uno strappo alla regola stipendi

Koulibaly non è Insigne: Napoli pronto a fare uno strappo alla regola stipendiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 28 febbraio 2022, 15:00Serie A
di Andrea Losapio

Se il Napoli è primo in classifica, subendo davvero pochissimi gol, buona parte del merito è anche di Kalidou Koulibaly, difensore centrale senegalese che sta vivendo forse una delle migliori stagioni. Non è un caso che il periodo peggiore è culminato con la sua assenza per infortunio, dopo il Sassuolo. Se è vero che la scadenza del contratto è fissata al 30 giugno del 2023, dall'altro lato c'è la voglia, da parte di Aurelio De Laurentiis, di evitare un Insigne bis. C'è una diversa sensibilità di trattamento: Koulibaly guadagna circa 6 milioni di euro all'anno e per rimanere è quasi impossibile che possa chiedere meno, anche perché gli interessamenti da parte dei grandi club continuano a esserci. L'ultimo è quello del Barcellona che sarebbe pronto a spendere circa 40 milioni di euro per il cartellino.

Politica diversa.
Perché De Laurentiis vuole tornare a quello che era lo status quo di Cavani, con un paio di top player - Koulibaly, forse anche Osimhen se non dovesse arrivare un'offerta da 100 milioni - che saranno iper stipendiati, poi un tetto stipendi meno accentuato per chi è invece un giocatore sacrificabile, oppure cedibile per una cifra corretta. Koulibaly quindi non è Insigne, nemmeno Mertens, forse anche Fabian Ruiz e Zielinski. È un asset difensivo, il ministro della retroguardia, l'intoccabile e impossibile da sostituire.

Grande differenza con il Barcellona.
Koulibaly è umano, lo si è visto nella sfida contro i blaugrana, non proprio uno spot per quanto aveva fatto finora. Però pur sbagliando in qualche circostanza, la possibilità di un rinnovo è molto alta.

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