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L'eredità di Ten Hag pesa in casa Ajax: Schreuder contro il Napoli in una fase transitoria

L'eredità di Ten Hag pesa in casa Ajax: Schreuder contro il Napoli in una fase transitoriaTUTTO mercato WEB
martedì 4 ottobre 2022, 10:23Serie A
di Niccolò Pasta

L'addio di Erik Ten Hag e l'arrivo di Alfred Schreuder, suo vice per una stagione, le cessioni di autentiche colonne come Lisandro Martinez, Antony, Tagliafico, Schuurs, Gravenberch, Haller, Onana. L'estate dell'Ajax è stata complicata, movimentata, una vera e propria rivoluzione che, in qualche modo, i lancieri stanno pagando. Se il cammino in Eredivisie è stato fin qui più che positivo, il passaggio Ten Hag-Schreuder ha fatto emergere qualche crepa nel 'sistema Ajax', sempre capace di crescere e lanciare talenti dal pedigree internazionale (Devyne Rensch l'ultimo di una lunga serie), ma più in difficoltà nell'inserire in un meccanismo oleato nuove forze che mantengano l'alto livello.

La pesante eredità di Ten Hag e quelle polemiche dopo l'ultima partita.
Dopo un'estate più che mai divisiva, con tante cessioni e con anche tanti acquisti, la stagione dell'Ajax è partita forse anche meglio delle aspettative. Sei vittorie nelle prime sei uscite in Eredivisie, una grande vittoria contro i Rangers e un ko di misura, nel finale, raccolto contro il Liverpool in Champions. Tutto nella norma se non fosse per l'ultimo periodo, che ha fatto emergere qualche incrinatura nel processo di crescita dei lancieri. Un ko contro l'AZ Alkmaar oggi capolista in Olanda e soprattutto un pareggio contro i Go Ahead Eagles, che ha fatto finire sul banco degli imputati proprio Alfred Schreuder, 'attaccato' anche dai suoi giocatori. "La formazione era sbagliata e l'ho detto al mister", ha tuonato Davy Klaassen, uno dei leader dello spogliatoio, dopo il pari dell'ultimo week-end, che ha visto in campo un Ajax con diversi volti nuovi visto il cospicuo turnover. I tanti arrivi estivi, dal 'nostro' Lorenzo Lucca a Lucas Ocampos, lo svincolato Grillitsch, Bergwijn, Conceiçao e il ritorno di Brobbey, non hanno facilitato il percorso di inserimento di Schreuder in panchina, che si è spesso affidato ai "titolarissimi", evidenziando un gap non da poco con le cosiddette riserve.

L'ingombrante assenza di Haller e un nove che non esiste.
Dopo un anno e mezzo con caterve di gol, Sebastien Haller ha lasciato in estate Amsterdam per diventare il post Haaland al Borussia Dortmund, prima dello stop forzato per il tumore ai testicoli. L'Ajax per sostituire il suo goleador ha puntato sull'usato, riportando in Olanda Brian Brobbey, che i lancieri avevano lanciato e perso a zero nel 2021, quando l'attaccante è passato al Lipsia. E proprio dal Lipsia Brobbey è stato riacquistato per valorizzare il reparto offensivo, scontrandosi con un modo di giocare per ovvie ragioni diverso, viste le differenze per caratteristiche tra Haller e il giovane attaccante. Dopo un inizio da titolare indiscusso, Brobbey ha cominciato a giocare meno, partendo anche dalla panchina in diverse gare, ridisegnando il modo di giocare dell'Ajax, che non si affida più ad un vero e proprio nove. Schreuder chiede tanto ai suoi giocatori di qualità, da Tadic al ritrovato Bergwijn, oltre a Berghuis: sono loro i veri catalizzatori della manovra offensiva dei lancieri, bravi a riempire gli spazi e a fraseggiare con qualità, in pieno stile Ajax. Ma, contro avversari chiusi, ecco che la macchina di Schreuder ha trovato parecchia difficoltà, facendo emergere la mancanza di un vero e proprio bomber, che i lancieri sperano di trovare - con il tempo - in Brobbey stesso o in Lorenzo Lucca. In questo scenario è emerso il talento di Kudus, la nuova stellina dei lancieri, in gol in entrambe le sfide di Champions prolifico anche in Eredivisie. È lui, con Timber e Rensch, il prossimo giocatore che l'Ajax venderà a peso d'oro, già attenzionato da diverse big europee. Sarà lui il principale pericolo per la difesa del Napoli di Luciano Spalletti, che si prepara ad affrontare un Ajax in fase transitoria, ancora alla ricerca di sé stesso, ma sempre pericoloso e con la leggerezza di chi è pronto a stupire ancora, nonostante la rivoluzione attuata.

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