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Lazio, la priorità di Sarri: sistemare la fase difensiva. Oggi l'esito del ricorso per la sua squalifica

Lazio, la priorità di Sarri: sistemare la fase difensiva. Oggi l'esito del ricorso per la sua squalificaTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 21 settembre 2021, 08:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Dopo due partite a secco (Milan e Cagliari), domenica contro il Cagliari l'attacco della Lazio ha ritrovato la via della rete. Nulla di sensazionale, sia chiaro: dovrebbe essere la normalità segnare per una squadra a trazione anteriore che gioca contemporaneamente con Luis Alberto, Milinkovic, Immobile e due tra Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni.

Ma purtroppo, dati e prestazioni alla mano, c'è anche il rovescio nella medaglia biancoceleste. Perché se da una parte ci sono l'indole offensiva e le richieste di Sarri, che vuole una squadra alta con il baricentro che recuperi il pallone in avanti il prima possibile, dall'altra sono evidenti le difficoltà in fase difensiva che questo gioco comporta. "Se andiamo a recuperare il pallone con intensità nella metà campo avversaria è normale lasciare un po' il fianco", ha spiegato ieri Martusciello, il vice dell'ex allenatore della Juventus, squalificato contro il Cagliari.

I dati però parlano chiaro: 6 gol subiti in 4 partite di campionato, 7 in 5 se si conta anche l'Europa League. Ma sono numeri che non rendono appieno l'idea di quanto la Lazio fatichi a contenere gli attacchi avversari. Domenica il Cagliari ha avuto almeno 3-4 palle gol nitide, così come l'Empoli alla prima giornata ha creato parecchi grattacapi a Reina (Bajrami ha preso la traversa). È un aspetto preoccupante, questo, anche se tutti a Formello avevano messo in preventivo le difficoltà iniziali. Normali quando si cambia tanto: non va dimenticato che la Lazio per cinque anni ha difeso a 5, seguendo altri principi. Lazzari ha sempre fatto il "quinto" di centrocampo, sta imparando a fare il terzino. Luiz Felipe lo stesso, era abituato da "terzo". E poi c'è Leiva, che è meno protetto rispetto al passato e si ritrova sistematicamente solo in mezzo a 2-3 avversari: come già spiegato dopo il ko con il Milan, in questa fase embrionale la Lazio non regge il tridente con due mezzali così offensive. Dovrà lavorare tanto Sarri, che oggi conoscerà l'esito del ricorso fatto dalla società dopo le due giornate di squalifica inflittegli dal giudice sportivo per i fatti di Milano.

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