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Lazio, scontro tifosi-Lotito, Romagnoli: "Non facile giocare con poca gente all'Olimpico"

Lazio, scontro tifosi-Lotito, Romagnoli: "Non facile giocare con poca gente all'Olimpico"TUTTO mercato WEB
Daniele Najjar
ieri alle 22:23Serie A
Daniele Najjar
fonte Da Roma, Marco Campanella

A margine della 42ª edizione del Premio 'Beppe Viola' ha parlato il difensore della Lazio, Alessio Romagnoli ai giornalisti presenti. Fra le sue parole, raccolte da TuttoMercatoWeb.com, anche una riflessione sulla situazione legata allo scontro a distanza fra una parte dei tifosi biancocelesti e la proprietà del club.

Queste le sue parole in merito: "Non è facile giocare in uno stadio così bello come l'Olimpico con poca gente, a noi dispiace che i tifosi abbiano questa situazione, quello che possiamo fare noi è dare il massimo in campo e renderli orgogliosi".

Nella giornata di ieri anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, era intervenuto in merito ai microfoni di Sky Sport: "Io credo che sia una cosa legata a un gruppo di persone, non credo siano così tanti" - le sue parole - ". Al sondaggio che abbiamo fatto per il nome dell'aquila hanno risposto oltre 50 mila persone, hanno scelto 'Flaminia'. I tifosi devono fare i tifosi, devono essere rispettosi delle regole, devono giudicare e criticare costruttivamente per ottenere tutti insieme il miglior risultato sportivo. Questo sciopero del tifo è stato costruito strumentalmente su un presupposto totalmente errato. Noi avremmo impedito alla nipote di Paparelli di scendere in campo? Totalmente falso. Il vero problema non era la nipote di Paparelli, ma tre o quattro rappresentanti della tifoseria che volevano scendere in campo. Noi abbiamo ritenuto che non fosse opportuno".

"La famiglia Paparelli è stata accolta con tutti gli onori da parte della società. È stata tutta una strumentalizzazione. I tifosi devono fare i tifosi e rispettare la società. Possono chiaramente criticare se ritengono che le cose non sono giuste. Ma vorrei capire chi è che si nasconde dietro la tifoseria organizzata. Non accetto intimidazioni. È un anno e mezzo che subisco azioni contro la mia persona, se ne stanno occupando le autorità giudiziarie. Vedremo nel prosieguo quali saranno i comportamenti che avranno riflessi da codice penale. Inibire la gente di venire allo stadio non è da veri tifosi, ma è opera di chi utilizza la Lazio per raggiungere secondi fini".

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