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LIVE TMW - Guerra in Ucraina, prima di Napoli-Milan al Maradona risuona "Imagine"

LIVE TMW - Guerra in Ucraina, prima di Napoli-Milan al Maradona risuona "Imagine"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 6 marzo 2022, 23:59Serie A
di Redazione TMW

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, la Russia ha attaccato l'Ucraina dopo il via libera all'operazione militare da parte del presidente russo, Vladimir Putin. Una guerra che ha scatenato subito una lunghissima serie di reazioni: su TuttoMercatoWeb racconteremo in presa diretta tutti gli eventi e le dichiarazioni più rilevanti legati al mondo del calcio e dello sport.

22:16 - Shevchenko: "Non riesco a vedere certe immagini senza piangere" - Intervistato da ‘Che tempo che fa’, l’ex attaccante Andriy Shevchenko ha parlato con grande commozione della guerra in corso nella sua Ucraina: “Non riesco a vedere certe immagini senza lacrime. Quando sono arrivato in Italia, l'Italia mi ha aperto il cuore. Mi avete fatto sentire come uno di voi: io vi sento come la mia seconda patria. Ora lo chiedo a voi: italiani, aprite il cuore alla nostra gente. Abbiamo bisogno del vostro aiuto. So che l'Italia sta aiutando molto e vi ringrazio. In Ucraina ho ancora mia mamma, mia sorella e altri parenti. Li sento tutti i giorni. Sono molto preoccupato: rimanere è stata una loro scelta. Loro stanno in una zona vicina a Kiev: non riesco a vedere ciò che sta accadendo al mio paese senza piangere. Mi raccontano la verità della situazione in Ucraina, città bombardate, bambini e anziani uccisi. Ho seguito qualche trasmissione, ho visto che l'Italia è al corrente di tutto ciò che sta succedendo: l'unico messaggio che possiamo dare è di pace. Dobbiamo cercare di convincere la Russia a fermare il fuoco, trovare soluzioni diplomatiche per fermare questa guerra”.

20:53 - Imagine al Maradona prima di Napoli-Milan - Bellissima iniziativa del Napoli contro la guerra in Ucraina prima del calcio di inizio della sfida contro il Milan. Su tabelloni del Maradona è stata trasmessa la scritta: "Stop war" mentre suonavano le note di "Immagine" di John Lennon.

16.29 - Djokovic scrive all'ex tennista Stakhovsky al fronte - Novak Djokovic ha promesso di offrire assistenza finanziaria all'ex giocatore ucraino Sergiy Stakhovsky, che si è unito alle truppe ucraine per combattere l'esercito russo. "Sto pensando a te...spero che tutto si calmi presto. Dimmi dove posso mandarti aiuto...aiuto finanziario o qualsiasi altro tipo di aiuto...", ha scritto "Nole" in una conversazione WhatsApp pubblicata dall'ucraino su Instagram.

11.20 - Picerno e Comune di Bella insieme per i bambini ucraini - AZ Picerno e Comune di Bella insieme per i bambini ucraini. Il Direttore Generale del club Vincenzo Greco - si legge nella nota del club - ha voluto condividere una iniziativa con il Comune di Bella, che prevede il trasferimento dalla Polonia (dove attualmente si sono rifugiati a causa della guerra) sul territorio italiano, con l’arrivo a Bologna e poi a Bella, di 16 bambini ucraini e alcuni genitori. La Società AZ Picerno ha deciso di accollarsi i costi del viaggio per tutto il gruppo che arriverà in Italia

DOMENICA 6 MARZO

23:40 - Chelsea, cori per Abramovic. Tuchel critica i tifosi - Thomas Tuchel ha criticato i tifosi del Chelsea che durante il minuto di raccoglimento, deciso dalla Premier League in segno di solidarietà alla popolazione ucraina, hanno rotto il silenzio, intonato il nome Roman Abramovich, patron dei Blues. Richiesto di un commento dopo la larga vittoria dei suoi in casa del Burnley, il manager tedesco del Chelsea non si è nascosto: "Non era il momento di farlo, non è il momento di mandare altri messaggi". Mercoledì scorso Abramovich ha confermato la messa in vendita del club londinese dopo 19 anni. Una decisione che secondo molti commentatori si spiega col timore dell'oligarca russo di venire presto colpito dalle sanzioni economiche che il Regno Unito, e non solo, sono state imposte ai milionari russi ritenuti vicino al regime putiniano. (ANSA).

21:22 - Real Madrid, messaggio di vicinanza all'Ucraina - Anche il Real Madrid ha voluto mandare un messaggio di vicinanza all’Ucraina. Prima della partita contro la Real Sociedad, tutta la squadra ha indossato una maglia ed esposto uno striscione con su scritto ‘Todos con Ucraina”. Accanto a Thibaut Courtois, presente anche il secondo portiere dei blancos Andriy Lunin, ucraino. Accanto a Courtois, presente anche il secondo portiere dei blancos Andriy Lunin, ucraino. 

15.52 - La Cina oscura la Premier - Niente più partite di Premier League in Cina. Come riporta la BBC, la società detentrice dei diritti televisivi nel Paese asiatico, iQiyi Sports, non trasmetterà le sfide del massimo campionato inglese in programma nel weekend per protesta nei confronti delle iniziative di solidarietà al popolo ucraino che sono state intraprese da tutte le società. Una punizione che si spiega con l'alleanza politica tra Cina e Russia.

15.27 - Ancora Zinchenko: "Non avessi una famiglia, mi sarei già arruolato" - Oleksandr Zinchenko, terzino del Manchester City, ha parlato ai microfoni di BBC Sports degli ultimi giorni vissuti nel terrore per quello che sta succedendo nella sua Ucraina: "Mia moglie mi ha svegliato nel cuore della notte piangendo e mi ha mostrato i video, le foto. Piango sempre, non riesco a smettere di immaginare come sarà il luogo in cui sono nato e cresciuto, penso che tutto sarà abbandonato. Se non fosse stato per mia figlia e la mia famiglia, sarei corso lì. Conosco la mia gente e tutti la pensano allo stesso modo. Combattono per la loro vita. Sono orgoglioso di essere un ucraino e lo sarò sempre".

14.42 - Solidarietà dall'Udinese - Messaggio di solidarietà dell'Udinese nel pre-partita contro la Sampdoria. Nelle tenute d'allenamento dei friulani campeggia la bandiera ucraina come segno di sostegno nei confronti di un popolo che sta subendo una drammatica guerra.

14.20 - Stakhovsky arruolato, l'orgoglio di Malinovskyi: "Amico mio, sei un patriota" - Sergiy Stakhovsky, ex tennista ucraino, ha deciso di arruolarsi qualche giorno fa e Ruslan Malinovskyi ha riservato un pensiero nei suoi confronti, condividendone uno degli ultimi post: "Orgoglioso del mio amico. Grande persona, uno dei migliori tennisti e vero patriota dell'Ucraina", ha scritto il centrocampista dell'Atalanta.
Stakhovsky si era fatto fotografare con un'arma e giubbotto antiproiettile, direttamente da Kiev: "Mai in vita mia mi sarei aspettato di dover indossare giubbotti antiproiettile a Kiev. È un disastro, la Russia ha bombardato le città, ucciso persone innocenti. Dobbiamo unirci per mettere Putin dove merita, in una prigione".

13.44 - Giocatore svedese lascia la Russia - Un altro giocatore straniero lascia la Russia: si tratta di Viktor Claesson che ha risolto il suo contratto col Krasnodar. 30 anni, il trequartista chiude la sua esperienza dopo cinque anni, nei quali ha raccolto 147 presenze, segnando 43 reti. Nazionale svedese, Claesson vanta 56 presenze con la sua selezione.

12.30 - Voronin duro: "Non potevo restare nel Paese che ammazza la mia gente" Andrei Voronin è uno dei giocatori più rappresentativi nella storia della Nazionale ucraina. Qualche giorno fa ha dovuto lasciare la Russia dopo lo scoppio del conflitto. In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l'allenatore in seconda della Dinamo Mosca ha dichiarato: "Ho iniziato a ricevere chiamate dai miei amici in Ucraina. Mi dicevano che stavano arrivando i russi, che eravamo in guerra. Il giorno prima avevo firmato il rinnovo con la Dinamo ed ero felice, ero in un club e in un Paese nei quali mi sono sempre trovato bene. Ma sono stato colpito in faccia dalla realtà e ho preso una decisione immediata. Ho chiamato il mio agente e gli ho chiesto di parlare con la Dinamo perché volevo lasciare la Russia subito, il prima possibile. iniziato a trattare col club. Ripeto, ero felicissimo ma per me era impossibile restare a lavorare nel Paese che stava ammazzando la mia gente e distruggendo il mio Paese".

11.40 - La disperazione di Zinchenko: "Stanno distruggendo le città dell'Ucraina" - In una toccante intervista rilasciata a Gary Lineker sulla BBC, Oleksandr Zinchenko ha parlato delle sue emozioni relative al conflitto in Ucraina: "Non faccio altro che piangere, da una settimana. Sono orgoglioso di essere ucraino e lo sarò per sempre, per il resto della mia vita. Conosco la mentalità della gente del mio Paese: preferiamo morire piuttosto che far nulla. La Russia parla di "operazione di sicurezza"? Stanno distruggendo le città del mio Paese. Assurdo parlare di operazione di sicurezza, questa è guerra reale e quello che stanno facendo alla mia gente non è accettabile. Dobbiamo fermare tutto questo".

11.13 - Medvedev rimuove la bandiera russa dai profili social -Daniil Medvedev, da pochi giorni numero uno del tennis mondiale, ha rimosso dal suo profilo Instagram la bandiera russa. Il tennista aveva chiesto "la pace nel mondo"

10.50 - Il Velodrome si dipinge di gialloblu - Come messaggio di sostegno verso le popolazioni coinvolte nel conflitto, l'Olympique Marsiglia ha deciso che lo stadio Vélodrome sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina prima di ogni partita. Lo riporta France Bleu Provence.

10.23 - F1, il team Haas manda via Mazepin - Il team Haas ha comunicato di aver risolto il contratto con il pilota russo Nikita Mazepin e allo stesso tempo ha interrotto anche la partnership con lo sponsor Uralkali.

10.05 - Lucescu: "Volevo restare ma posso aiutare di più dalla Romania" - Mircea Lucescu è tornato in Romania dopo che in un primo momento aveva manifestato l'intenzione di restare in Ucraina: "L'ambasciata rumena a Kiev ha insistito perché me ne andassi dopo l'inizio del conflitto. Ho capito che avrei potuto fare di più per aiutare se fossi stato in Romania.Tutti i giocatori della Dinamo Kiev sono nel centro sportivo del club. Le loro famiglie sono in Romania".

SABATO 5 MARZO

22.29 - Presidente Slavia Sofia: "Se vinciamo la coppa, maglia celebrativa di Putin" - Vencislav Stefanov, presidente dello Slavia Sofia, ha rilasciato delle dichiarazioni che stanno facendo molto discutere dopo la vittoria per 2-1 ai quarti di finale di Coppa di Bulgaria ottenuta contro il Beroe: "Se vinceremo la coppa, indosserò la maglietta di Putin come nel 2018. Tutti coloro che amano la Bulgaria non dimentichino che per ben due volte i russi sono venuti ad aiutarci come alleati. Si spera che possano tornare come amici. Se continuiamo così, potrebbero non essere così amichevoli in futuro. Ucraina e Russia sono popoli fraterni, dobbiamo riconoscerlo", le sue parole riportate da Sportal.

20.47 - Il Levski Sofia prepara una speciale divisa pro-Ucraina - Il Levski Sofia potrebbe indossare una maglia speciale nel derby di domenica contro il CSKA. Il club della capitale bulgara, come riporta il portale Sportal, starebbe infatti pensando di scendere in campo con una divisa gialloblù per mostrare il proprio sostegno all'Ucraina dopo l'invasione da parte dei russi.

19.05 - Ligue 1 oscurata in Russia - A seguito della guerra in Ucraina, la Ligue de Football Professionnel (LFP) ha deciso di sospendere da oggi il contratto di trasmissione della Ligue 1 in Russia. Le partite del massimo campionato francese erano trasmesse su Match TV.

15.24 - Cioffi: "Qua si gioca e in Ucraina si spara - Amaro il commento del tecnico dell'Udinese Gabriele Cioffi, che in conferenza stampa parla così del conflitto in corso in Ucraina: "Qua si gioca e in Ucraina si spara, quindi qualsiasi risposta diventa banale e retorica. La mia opinione è che la maggior parte delle guerre sono guerre di pochi. Purtroppo le persone si trovano a sparare per obiettivi o fini che non sono loro. Va dato un grande supporto al popolo ucraino che sta subendo questa follia".

15.02 - Paralimpiadi, Parsons: "Inorridito dalla guerra" - Il presidente del Comitato Paralimpico internazionale Andrew Parsons ha parlato durante la cerimonia d’apertura delle Paralimpiadi invernali di Pechino e ha detto: “Sono inorridito da quel che sta succedendo in questi giorni: è stata violata la tregua olimpica e paralimpica, una risoluzione votata dall'Onu con il contributo di tutti i Paesi".

14.30 - La Stella Rossa non lascia Gazprom - A differenza dello Schalke 04, la Stella Rossa non chiuderà la partnership con Gazprom, che continuerà a campeggiare come sponsor sulle maglie della squadra di Belgrado. “Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta - spiega Zvezdan Terzić, direttore generale del club - e spero che non accada. Non approviamo quello che FIFA e UEFA hanno fatto al calcio russo. C’è un’isteria anti Russia in Europa al momento. Il popolo serbo è da sempre vicino a quello russo”.

13.50 - Il Lione dona 50 mila euro per i bambini ucraini - Il Lione si muove in modo concreto per dare il suo contributo all’emergenza ucraina. Il club ha annunciato con un comunicato che donerà 50 mila euro alla sezione francese dell’UNICEF “per rispondere ai bisogni dei bambini in situazione di emergenza”. Altre azioni di solidarietà, si legge, saranno messe in atto.

13.27 - Il Bordeaux porta in Francia la famiglia di Ignatenko - Danylo Ignatenko potrà riabbracciare presto la sua famiglia. Ad annunciarlo in conferenza stampa sono David Guion e Gaëtan Poussin, rispettivamente allenatore e portiere del Bordeaux, la squadra francese nella quale gioca il centrocampista ucraino, in prestito dallo Shakhtar Donetsk: “Non sono ancora arrivati - ha detto Guion - ma sono già fuori dall’Ucraina e ora Danilo sta meglio. Vorrei ringraziare il presidente per gli sforzi fatti”.

12.55 - Ciclismo: il russo Sivakov cambia nazionalità, diventa francese - Contro la guerra, al punto di cambiare la propria nazionalità. È questa la storia di Pavel Sivakov, ciclista del team INEOS Grenadiers. Russo di nascita, ma francese di adozione dall’età di un anno, Sivakov ha chiesto di accelerare i tempi per le pratiche burocratiche dopo lo scoppio della guerra: da oggi gareggerà sotto bandiera francese.

12.17 - L'Ucraino Poljarus lascia l'Akhmat Grozny - Un altro calciatore ucraino saluta un club russo. L’Akhmat Grozny, formazione della capitale della Cecenia, ha infatti risolto il contratto di Artem Poljarus. Il centrocampista classe ’92, di Oleksandrija, saluta per “ragioni familiari”, anche se la separazione non è stata ancora comunicata ufficialmente.

11.25 - Gravina: “Pronti a ospitare gare del campionato ucraino” - La FIGC è disposta, oltre che a collaborare per l’accoglienza dei rifugiati di guerra, a ospitare le gare del campionato ucraino. A dirlo è il presidente Gabriele Gravina, nell’intervista rilasciata oggi al Corsera. Nel corso della chiacchierata, il numero uno della federcalcio si è detto “al lavoro per ulteriori iniziative”, dopo la decisione di posticipare di cinque minuti tutte le gare nell’immediatezza dell’esplosione del conflitto. Gravina ha inoltre definito “una scelta etica” quella della UEFA, di cui è vicepresidente, di rinunciare allo sponsor Gazprom.

10.53 - Il cestista Spissu torna in Italia da Kazan - Tre giorni per rientrare dalla Russia a Sassari. È questa l’odissea di Marco Spissu, 27enne playmaker dell’Unics Kazan di basket. La racconta La Nuova Sardegna, che spiega come il cestista abbia accolto l’invito del presidente del club, che ha dato l’ok al rientro nei propri Paesi dei giocatori stranieri. Impossibile rientrare con un volo diretto, per rientrare nel nostro Paese in aereo bisogna passare dalla Turchia o dagli Emirati Arabi.

10.26 - Finestra di mercato speciale per lasciare la Russia? - Una finestra speciale di mercato per consentire ai calciatori che hanno abbandonato la Russia di continuare a giocare. È questa la richiesta che la Federcalcio polacca avrebbe inoltrato alla FIFA: si tratterebbe di una soluzione di emergenza che eviterebbe a centinaia di tesserati di subire anche professionalmente le conseguenze del conflitto

9.20 - Oggi iniziano le Paralimpiadi: atleti russi e bielorussi esclusi - "L'unica soluzione possibile per salvare i Giochi". Così Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Italiano, ha commentato la decisione di escludere gli atleti russi e bielorussi dalla manifestazione, che inizia nella giornata di oggi. A renderla necessaria, i potenziali boicottaggi di diverse nazioni coinvolte, dopo che in un primo momento era stata consentita la partecipazione di questi atleti, senza bandiere, sigle o inni.

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