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Mondiale Under-17, oggi le semifinali. Tutto quello che c'è da sapere sulle magnifiche 4

Mondiale Under-17, oggi le semifinali. Tutto quello che c'è da sapere sulle magnifiche 4
martedì 28 novembre 2023, 08:00Serie A
di Michele Pavese
Oggi in campo Argentina-Germania e Francia-Mali

Argentina, Germania, Francia e Mali. Due europee, una sudamericana e una africana, come dodici mesi fa in Qatar, sono le semifinaliste del Mondiale Under-17 che si sta disputando in Indonesia. La Francia avrà l'occasione per una rivincita? Vediamo cosa ci attende e quali sono i protagonisti più attesi.

ARGENTINA

Il cammino - Le analogie sono tante, forse troppe: le giovani promesse dell'Albiceleste, come Messi e compagni, hanno cominciato con una sorprendente sconfitta (contro il Senegal). Poi percorso netto, con 15 gol fatti e solo 1 subito e la lezione rifilata ai rivali di sempre del Brasile (3-0). La squadra di Placente è indubbiamente favorita, tutto il Paese sogna una storica doppietta.

La stella - Senza pensarci due volte, Claudio Echeverri. Capitano e trascinatore, con la tripletta al Brasile (come Messi e Paolo Rossi) si è già guadagnato un posto nella storia. Una storia che però è ancora tutta da scrivere: 18 anni da compiere a gennaio, già 4 presenze con il River Plate e stimmate del predestinato. Ha una clausola di 25 milioni che lo rende uomo mercato: Real Madrid, Barcellona, le big di Premier e anche Juventus e Milan sono sulle sue tracce.

L'allenatore - Diego Placente, 46enne ex terzino di River, Bayer Leverkusen e Bordeaux, ha da tre anni un ruolo molto importante nella Federazione. Ha allenato come vice l'Under-20, prima di mettersi in proprio e guidare l'U16 e, da marzo, l'U17. Filo diretto con Scaloni e Mascherano, sta svolgendo un ottimo lavoro e contribuendo alla crescita di diversi elementi.

La formazione tipo - Il 4-2-3-1 è il punto di partenza ma non un dogma, perché alcuni giocatori sono lasciati liberi di dar sfogo al talento e alla fantasia. Davanti a Florentin giocano Gorosito, Gimenez, Palacio e Ontivero. In mezzo con Gerez c'è Acuna, mentre dietro a Ruberto agiscono Lopez, il Diablito Echeverri e Subiabre.

La rivelazione - Un nome su tutti: Agustín Ruberto. Sosia di Garnacho, bomber implacabile, con cinque gol già realizzati. È capocannoniere del torneo insieme a Echeverri, con cui condivide lo spogliatoio del River (i due sono quasi gemelli, nati a 4 giorni di distanza).
Poi non si può non menzionare Valentino Andrés Acuña, per un motivo particolare: è conosciuto anche per aver interpretato un giovane Leo Messi in un documentario del 2014. Per lui un gol e un assist in quattro partite; gioca come mezzala nelle giovanili del Newell’s, altro punto in comune con il Pallone d'Oro.

GERMANIA

Il cammino - Percorso netto, perfetto. Cinque partite, cinque vittorie, ottavi e quarti superati senza ricorrere ai calci di rigore, eliminando due avversari temibili come USA e Spagna al termine di sfide molto combattute. Personalità e qualità: la Nazionale maggiore è in crisi ma il futuro del calcio tedesco è assicurato.

La stella -
Noah Darvich è il capitano e giocatore più esperto, il migliore della squadra che ha vinto l'ultimo Europeo di categoria, battendo la Francia in finale. In estate ha fatto scalpore lo "scippo" del Barcellona, che lo ha strappato al Friburgo e lo ha affidato alle cure di Rafa Marquez. Trequartista puro, può giocare indifferentemente sulle fasce o al centro. Finora è stato impiegato in tre partite e ha segnato un gol.

L'allenatore - Michael Prus, uno degli uomini scelti dalla Federazione dopo il Mondiale del 2006 per migliorare il settore giovanile. Oltre 15 anni spesi tra Under-15, Under-16 e Under-17, prima come vice e poi da "capo", ha ottenuto grandi risultati ed è un punto di riferimento per tutto il calcio tedesco.

La formazione tipo - Il 4-2-3-1 è il modulo di riferimento. In porta gioca Heide, con da Silva, Jeltsch, Odugu e Kabar a comporre il pacchetto arretrato. In mezzo c'è la coppia formata da Harchaoui ed Hennig, mentre Moerstedt è la prima punta, supportato da Herrmann, Darvich e Brunner. Ha giocato anche Assan Ouédraogo, ma l'obiettivo del Milan si è infortunato alla caviglia contro la Nuova Zelanda (ultima sfida della fase a gironi) e ha chiuso il suo Mondiale.

La rivelazione - A Dortmund lo conoscono soprattutto per il carattere difficile, ma in campo Paris Brunner è sempre determinante. Lo è stato nell'Europeo vinto dalla Germania, dove si è laureato capocannoniere, lo è in questa stagione: undici gol in 12 partite con l'U19 giallonera, compreso uno al Milan in Youth League, due finora nella competizione iridata. L'ultimo, quello dal dischetto contro la Spagna, è indicativo di quanta personalità abbia il ragazzo che vuole seguire le orme di Youssoufa Moukoko.

FRANCIA

Il cammino - La vittoria ai rigori contro il Senegal ha un po' "sporcato" il percorso dei transalpini, che però hanno mantenuto la porta inviolata: zero gol subiti in 5 partite, tenendo a bada anche il pericoloso attacco a stelle e strisce nel girone. La fase offensiva non è la migliore della competizione ma la compattezza è da grande squadra. E spesso, nei grandi tornei, fa la differenza.

La stella - Un metro e novanta (quasi) di corsa ed eleganza. Fodé Sylla non ha ancora esordito con la prima squadra del Lens ma non tarderà a farlo: 18 anni da compiere ad aprile, il ragazzo di origini guineane è il cervello della squadra, vero motore ed elemento insostituibile. Contro l'Uzbekistan ha ripreso fiato ed è stato risparmiato, oggi dovrebbe essere in campo dal 1'.

L'allenatore - Sylvain Ripoll, Willy Sagnol e tanti altri si sono confrontati con lui nel recente passato. Se la Francia è diventata campione del Mondo nel 2018 e ha sfiorato il bis un anno fa il merito è anche suo. José Alcocer, 50enne di Ajaccio con chiare origini spagnole, è un punto di riferimento del settore giovanile francese da ormai 10 anni. Già vincitore dell'Europeo Under-17 nel 2022, è stato scelto per guidare la squadra in Indonesia con l'obiettivo di vincere.

La formazione tipo - Difesa a quattro, poi spazio alla fantasia per non dare punti di riferimento. Un 4-3-3 camaleontico che si adatta all'avversario ma che cerca sempre di imporre il proprio gioco. Davanti a Argney giocano Titi, Sanda, Meupiyou e Sadi. In mezzo, con Sylla, ecco Bouabre e Bouneb (decisivo contro gli uzbeki), mentre davanti spazio al tridente formato da Gomis, Tincres e Diallo.

La rivelazione - Guai a definirlo il "nuovo Mbappé", anche se qualche similitudine c'è. Joan Tincres è stato il trascinatore nella fase a gironi con tre reti ed è uno dei giocatori più interessanti dei Bleus. Centravanti classe 2006, fisico imponente (alto 1,88), può agire anche da esterno offensivo. Dove gioca? Nelle giovanili del Monaco, manco a dirlo. Chissà cosa gli riserverà il futuro...

MALI

Il cammino - Una sola sconfitta, quella di misura contro la Spagna nel girone. Poi quattro vittorie con ben 14 gol realizzati e solo 1 subito. Con questi numeri non si può parlare di rivelazione: agli ottavi il Mali ha rifilato una manita al Messico, nei quarti ha battuto il Marocco. Ora c'è l'ostacolo Francia, il penultimo sulla strada verso un grande sogno.

La stella - Ibrahim Diarra, autore della rete decisiva contro il Marocco, è il capitano e leader della squadra. Il Barcellona ha trovato l'accordo con il suo club, l'Africa Foot Academy: il ragazzo si trasferirà in Catalogna quando avrà compiuto 18 anni, a fine 2024. Esterno offensivo velocissimo e dalla grande tecnica, può adattarsi a diversi ruoli grazie a versatilità e dinamismo fuori dal comune. È uno dei possibili candidati al premio di MVP della competizione.

L'allenatore - Soumaila Coulibaly, 45 anni, non ha grande esperienza in panchina ma è conosciuto soprattutto in Germania, dove ha vestito le maglie di Friburgo e 'Gladbach e ha giocato per dieci anni. Centrocampista dalle buone doti tecniche, ha disputato ben 59 incontri con la Nazionale.

La formazione tipo - Il sistema di gioco più utilizzato è il 4-2-3-1, per sfruttare la velocità e l'imprevedibilità degli esterni offensivi. In porta c'è Bourama Kone, mentre la linea difensiva è composta da Sanogo, Issa Traore, Coulibaly e Moussa Traore. In mezzo spazio alla coppia Sekou Kone-Makalou, mentre Diarra, Martial Tia e Barry supportano l'unica punta Kanate.

La rivelazione - Mahamoud Barry è rimasto in sordina per tutta la fase a gironi, poi si è scatenato contro il Messico: doppietta e grandi giocate nel 5-0 che ha portato il Mali ai quarti. Nato a giugno 2006, fa del dribbling e della rapidità i suoi punti di forza. L'Etoiles du Mande non lo tratterrà a lungo, soprattutto dopo questo Mondiale.

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