Moratti non sarà a Monaco per la finale: "Per ora non è nei programmi, poi..."

Massimo Moratti compie 80 anni. Ai microfoni di Sky, l’ex presidente dell’Inter si guarda indietro: “La prima immagine è la prima Coppa dei Campioni vinta, con la mia famiglia. È la prima cosa a cui penso, pensando all’esperienza calcistica della mia famiglia”.
La decisione che la rende orgoglioso ancora oggi?
“Beh, non so ma quello che mi ha fatto piacere è l’acquisto di Ronaldo, una cosa inaspettata e una sorpresa. Una cosa che resiste nel tempo e spero resisterà ancora è Inter Campus, organizzazione per i bambini poveri di tutto il mondo”.
Quanto pensa ancora alla Champions vinta con Mourinho?
“È un pensiero allegro, fa piacere: vedere quelle immagini dei tifosi che piangevano dalla felicità è una cosa che bisogna essere ben duri per non commuoversi. Credo di non pensarci solo io ogni tanto, ma che sia rimasto a molta gente”.
Cordoba di recente ha detto che nel 2010 l’Inter non era la più forte ma ha vinto, può essere un parallelismo?
“Sì, diciamo che quello di cui sta dando dimostrazione è un carattere diverso, forte. È una particolarità della squadra di Inzaghi. Per il 2010 non sono d’accordo con Cordoba: eravamo i più forti”.
Ha ricordato la vittoria di Vienna, un ricordo di Jair?
“Jair aveva una gioco particolare e fantastico, un’ala che oggi è rara nel calcio. Io penso che, guardando alle vittorie dell’Inter, ci si possa ispirare a Milito: è stato meraviglioso in finale di Champions, a Siena e in Coppa Italia”.
Italia-Germania 4-3 del ’70 è una partita mitica, Inter-Barcellona 4-3 può fare la stessa strada. La storia si scrive con le vittorie o con le emozioni?
“Sono le emozioni che ti portano un ricordo. Queste similitudini ci sono, la semifinale sotto un certo aspetto è proprio il trampolino: è il momento in cui capisci se sei forte o no. Io ho visto Italia-Brasile e Italia-Germania nel 1982: meravigliose entrambe, ma Italia-Brasile ti strappa il cuore”.
Helenio Herrera è nella storia dell’Inter, Inzaghi?
“Credo ci sia già. Prima di tutto è da un po’ di anni all’Inter. Ha conquistato il campionato, è arrivato due volte in finale di Champions League. È bravissimo Inzaghi, è proprio bravissimo”.
Pensa di andare a Monaco?
“No, per il momento non è nei programmi. Poi magari capiterà”.
