Non c'è spazio per i Balotelli e i Vardy nel Genoa di Vieira. L'obiettivo davanti è Tengstedt

Da qualche mese il Genoa è diventata una creatura di Patrick Vieira e si può anche arrivare a sostenere come le mosse dietro le quinte del tecnico francese stiano contribuendo e non poco a dare una forma ben precisa alla propria squadra. Sul tema degli attaccanti, per esempio, il discorso trova conferme recenti.

Il concetto che sembra proprio muovere Vieira nella sua visione del Genoa ideale è quello che non conta il nome né il curriculum, ma lo stato attuale dell'arte. E quindi poco gli è importato se Mario Balotelli si chiamasse così e avesse fior fiori di trascorsi (non troppo recenti, a dirla tutta) nella sua carriera. O, discorso simile e più recente, se potesse esserci in vista l'occasione Jamie Vardy a costo zero: troppi, a suo modo di vedere, i 38 anni sulla carta d'identità del simbolo (assieme a Ranieri) dell'imprevedibile trionfo Leicester del 2018. Tra l'altro proprio Balotelli ha voluto lanciare una frecciata a Vieira, commentando sui suoi profili social: "Dio vede e provvede", la notizia del mancato arrivo di Vardy.

Nel Genoa di Vieira, dunque, non c'è spazio per i Balotelli o per i Vardy. E il principale obiettivo per l'attacco di questa stagione, il danese Casper Tengstedt rientrato al Benfica dal prestito all'Hellas Verona, spiega bene la logica.