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Roma, Mourinho: "Non è l'anno per sognare. Var? Regole fatte per chi capisce poco di calcio"

Roma, Mourinho: "Non è l'anno per sognare. Var? Regole fatte per chi capisce poco di calcio"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 7 novembre 2021, 15:17Serie A
di Dennis Magrì

José Mourinho, tecnico della Roma, ha commentato così la sconfitta per 3-2 contro il Venezia ai microfoni di Dazn: “Il perché di questa sconfitta? Secondo me si può dividere la storia della partita fra il dominio, il calcio offensivo e la mole di occasioni create: due gol, per quanto noi abbiamo costruito, sono pochi; abbiamo concesso il primo e il terzo gol in maniera ingenua. E poi c’è il secondo gol, che arriva nel momento in cui noi stavamo spingendo per chiudere il match. Purtroppo è così: io sono qui a parlare, arbitro e Var no. Soffro quando si perde”.

Cosa non le è piaciuto sul rigore?
“Preferisco non parlare. Le regole sono fatte per chi capisce poco di calcio, ma sono loro i poderosi che decidono. Ci sono le interpretazioni, c’è il feeling con ciò che si fa. E poi c’è lo spazio del dubbio: quando arrivi alla fine della stagione gli errori si compensano; quando c’è un accumulo settimana dopo settimana… inizi a pensare che è meglio star zitti. Io mi sono chiesto il perché, mi sono dato una risposta. Non parlo”.

L’aspetto mentale di questa squadra?
“Dopo il primo gol abbiamo reagito subito, è anche arrivato quel rigore che dopo ci è stato tolto con il Var. Le occasioni le abbiamo create, abbiamo dominato e fatto due gol. Nella ripresa abbiamo preso due schiaffi pesanti, dopo il 3-2 ho visto comunque risposte importanti. Abbiamo solo pagato a livello di concentrazione, qualcosa anche in termini di qualità. Ma dal punto di vista dell'atteggiamento e del rispetto, ho poco da rimproverare".

Quindi lei è contento?
"Abbiamo problemi evidenti, quando si costruisce una squadra si parte con un'idea di gioco. Ma la rosa è squilibrata, non ci sono vere opzioni per ogni ruolo. Quando perdo un calciatore per infortunio o squalifica, devi diventare un allenatore capace di inventare. Oggi Karsdorp era in difficoltà fisica e ammonito: chi avrebbe dovuto giocare al suo posto? Ma non è una critica alla mia società, perché sa ciò che ha fatto e ciò che sta facendo. Voleva pulire e riorganizzare, dopo aver perso Spinazzola e Dzeko. Non è l'anno per sognare in grande, ma tocca a me alzare ambizione e motivazioni. La nostra meta è il quarto posto, ma per qualche motivo siamo scivolati al sesto-settimo posto".

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