Sampdoria, Ranieri: "Futuro? In Europa mi stimola tutto, fuori no. Nazionale? Perché no"

Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria con il Parma.
Si è emozionato dopo questa sera?
"Io alleno per l'emozione, è tutto. È bella quando è positiva".
Perché ha scelto di lasciare la Sampdoria?
"L'ho già detto, è una serata bella, i ragazzi hanno fatto una bella partita".
Il suo futuro?
"Ancora non ci ho pensato, sono un professionista serio. Avevo chiesto i 52 punti, ho spinto la squadra a cercare di raggiungere l'obiettivo. Ci penserò dal 1° luglio, ora mi rilasso un po' e mi godo la famiglia".
Cosa la può stimolare nel futuro?
"Nei campionati europei tutto, fuori dall'Europa non mi stimola niente".
I ragazzi hanno provato a trattenerla?
"Sì, si è creato un grandissimo feeling dal primo momento in cui sono arrivato. Sono contento e orgoglioso di aver guidato la Sampdoria"
Una questione economica alla base dell'addio?
"No, non c'entra niente. Io non firmo per i soldi, se volessi i soldi andrei in alcune squadre fuori dall'Europa che mi hanno cercato. Io cerco un'avventura stimolante".
Sceglierebbe anche una Nazionale?
"Perché no, prima o poi tornerò ad allenare una Nazionale".
L'affetto della città e della squadra?
"Voglio ringraziare tutti, dal primo all'ultimo. Mi dispiace non poter salutare i nostri tifosi allo stadio".
Sono passati 30 anni dallo scudetto della Sampo. È un'impresa irripetibile?
"No, quello che ha fatto il Leicester fa dire che nulla è impossibile. Il bello del calcio è questo, non sempre il più forte vince. Bisogna provarci".
Quagliarella?
"Un campione in tutto e per tutto. È il capitano, l'emblema, il punto di riferimento".
