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Spalletti: "Per noi sono tutte gare da dentro o fuori. La maglia pesa, serve cambio di livello"

Spalletti: "Per noi sono tutte gare da dentro o fuori. La maglia pesa, serve cambio di livello"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 8 dicembre 2021, 17:38Serie A
di Giacomo Iacobellis

Alla vigilia di Napoli-Leicester, il tecnico azzurro Luciano Spalletti è intervento anche ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni: "Prima partita da dentro o fuori? Ho cominciato già le prime partite amichevoli col dentro e fuori, il nostro modo di ragionare è diverso dal vostro, è chiaro che poi c’è la gara che lo determina in pratica. Sono tutte partite da dentro e fuori, guai a chi le interpreta in modo diverso, perché poi il mancato risultato ti si accumula in fondo. È quello che fa la differenza”.

I tanti infortuni possono essere da stimolo?
"Che calciatori forti siamo se poi alla prima spallatina andiamo giù? Al primo momento di difficoltà diamo forza a quelle situazioni che ti vanno contro. È chiaro che in questi momenti bisogna fare un cambio di livello. Per quello visto contro l’Atalanta questi giocatori hanno quei valori che, espressi in quella gara, lì ti fanno fare un passo in avanti e ti non mettono più in difficoltà, perché sei stato al loro livello. Hanno giocato alla pari, poi è chiaro che c’è il risultato che ti penalizza. Ma quella è una conseguenza degli episodi che fanno sterzare la partita. Il problema è che se ci arrivi con delle tossine nella testa quelle partite diventano ancora più difficili, perché quella muta che indossiamo sempre ai giocatori in questo momento sembra che pesi di più. Dobbiamo essere bravi a fare questo salto di livello che la partita contro l'Atalanta ha dimostrato che possiamo fare".

Bisogna non forzare il recupero di certi giocatori come Fabian e Insigne?
"Non abbiamo forzato mai niente a nessuno, è un rapporto che abbiamo. In tutta questa vicinanza di partite, se andiamo a vedere i numeri di tutti i giocatori, si vede che ad esempio Elmas ha fatto 28 partite con quelle della Nazionale anche se qualcuno vorrebbe dire che l’ho fatto giocare poco. Si tratta di avere davvero una rosa veramente al completo che possa sopperire a queste difficoltà. Poi, se dentro questi infortuni che tutti hanno in questo periodo, ti monta addosso anche il Covid, un po’ di sofferenza ce l’hai".

Domani di nuovo difesa a tre?
"Dobbiamo stare attenti a quelle che sono le potenzialità del Leicester, perché è una squadra forte con un allenatore forte. Soprattutto il momento della perdita di palla può diventare un momento di vera difficoltà di gestione. Poi bisogna tirare fuori quelle che sono le nostre qualità per affrontare questi episodi della partita con tutte quelle caratteristiche innovative”.

Mario Rui a centrocampo?
"L'ho fatto giocare lì perché Lobotka era un po’ affaticato e c’erano da fare scelte qualitative nell’imbucate in trequarti, dove Mario Rui è un professore".

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