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TMW - Torino, Buongiorno: "Dai piccoli alla prima squadra, un orgoglio. Bello lavorare con Juric"

TMW - Torino, Buongiorno: "Dai piccoli alla prima squadra, un orgoglio. Bello lavorare con Juric"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 19 luglio 2021, 14:00Serie A
di Emanuele Pastorella
fonte nostro inviato a Santa Cristina Val Gardena (Bolzano)

Dalle giovanili alla prima squadra, Alessandro Buongiorno è pronto per il suo secondo anno tra i grandi. E, questa volta, lo vuole vivere da protagonista, dopo i 14 gettoni collezionati durante la scorsa stagione. Dal ritiro del Torino a Santa Cristina Valgardena, il centrale è intervenuto in conferenza stampa.

Buongiorno, quali sono gli obiettivi personali per il prossimo anno?
“Punto a are il massimo e impegnarmi per farmi vedere dal mister, cercando di giocare il più possibile. Non mi piace parlare di obiettivi, preferisco tenerli per me e cercare di raggiungerli”.

E, invece, per quelli di squadra?
“Vogliamo fare il meglio possibile, pensiamo soltanto a questo”.

Che Toro sta nascendo?
“Siamo molto uniti, cerchiamo tra noi difensori di aiutarci e darci consigli per migliorare. Possono aiutare di più quelli con esperienza come Izzo, ma tutti insieme ci diamo una mano. Sono tutte ottime persone e grandi giocatori”

Come sono i metodi di allenamento del nuovo tecnico, Juric?
“Sono molto tosti, io mi ci ritrovo appieno. Sono contento che sia arrivato questo mister e mi piace il suo modo di lavorare. Cercherò di dare il massimo e impegnarmi, è ciò che ci chiede. E’ uno che guarda molto l’impegno e l’applicazione, l’impatto con lui è stato ottimo”.

Dalle giovanili alla prima squadra: come giudichi il tuo percorso di crescita e su cosa devi ancora migliorare?
“Comincio con il dire che sono contento: è un motivo di orgoglio aver giocato e continuare a giocare nella squadra della mia città. D’altra parte, però, penso che questa debba essere un punto di partenza e non di arrivo, so che devo ancora crescere. Mi mancano ancora un po’ di quelle malizie che servono, per questo motivo devo ascoltare ciò che mi dice il mister e lavorare al massimo delle mie potenzialità”.

Non solo calcio, studi anche all’università: come si fa a conciliare gli impegni?
“Dopo il liceo mi ero preso un anno sabbatico, poi mi sono accorto del fatto che non è importante allenare soltanto il fisico, ma bisogna prendersi cura anche della mente. E poi avevamo un po’ di tempo libero, che mi sembrava di buttare senza fare nulla. Così ho deciso di iscrivermi all’università, la seguo in modalità online e faccio il corso di economia. Non è facile, ma ce la metto tutta per portare avanti gli impegni che ho”.

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