Udinese, Marino punta il dito contro Runjaic: "Non mi sembra abbia portato nulla di nuovo"

Dopo l'inatteso ko in casa contro il Monza, Pierpaolo Marino, ex dirigente dell'Udinese, ha parlato così a Il Messaggero veneto: "Rientra nel finale di campionato deludente in cui Runjaic ha alimentato i dubbi più che infondere certezze. Analizzandolo da dirigente non sono ancora riuscito a decifrare l’uomo che non si è mai proposto parlando l’italiano e pure l’allenatore che non mi sembra abbia portato nulla di nuovo nel nostro campionato e in particolare a un’Udinese costruita con una rosa da ottavo-nono posto, che poteva fare ben più di 50 punti".
Quali aspetti non l’hanno convinta?
"In tutta sincerità non sono riuscito a individuare il suo progetto di gioco, e quindi a capire se Runjaic sia un tecnico difensivista o meno. Tuttavia, il fatto stesso di avere avuto difficoltà con le piccole, facendo un punto su dodici tra Torino e Genoa, zero punti in casa con Verona e Monza e perdendo malamente a Como, ad esempio, mi porta a dire che il tecnico si trovi più a suo agio quando non deve fare la partita. E questo può essere un problema per una società che invece vuole guardare stabilmente alla parte sinistra della classifica".
Cosa fare sul mercato?
Sarebbe un errore rivoluzionare la squadra perché ha giocatori pronti, proiettati al futuro e con una competitività nei ruoli già formata. Ci sono tutte le possibilità per rimpiazzare le eventuali uscite a dovere, anche se ricostruire la difesa da zero sarebbe pericoloso, quindi tratterei uno tra Bijol e Solet. In attacco, se Lucca dovesse partire si potrebbe puntare su Davis e prendere un attaccante più esplosivo, alla Retegui. Ma anche in questo caso dipenderà dal tecnico. Runjaic ha avuto occasione per trovare un punto d’equilibrio con Lucca e Davis e Thauvin, senza lasciarne uno fuori, ma non lo ha trovato".
