Un difensore, gli esuberi e un fedelissimo per l'attacco: -50 al mercato, cosa serve al Torino
Un rinforzo in difesa e diversi esuberi da piazzare. Sono queste le priorità del Torino in vista del mercato di gennaio, che aprirà i battenti dal 2 gennaio 2026, esattamente tra cinquanta giorni, per chiudere poi il 2 febbraio alle 20.
Per quanto riguarda il reparto arretrato, il profilo individuato da Davide Vagnati è quello di Andrea Giorgini, centrale classe 2002 della Juve Stabia. I conti per portarlo in granata già a gennaio sono iniziati, in un reparto che ha riscoperto Saul Coco ma soffre ancora dell’assenza di lunghissima data di Perr Schuurs.
È proprio in difesa, paradossalmente, che il club di Cairo lavorerà in uscita: Saba Sazonov, escluso dalla lista dei 25 consegnata alla Serie A, è in partenza ormai da mesi. Stesso discorso per il laterale Alì Dembélé, mentre negli altri reparti dovrebbero salutare anche Alieu Njie e Emirhan Ilkhan.
Per il resto, i numeri suggeriscono che alla squadra di Marco Baroni potrebbe servire un boost in attacco: appena dieci i gol segnati in queste prime undici giornate di campionato. La suggestione, in tal senso, riporta al passato: l’allenatore fiorentino potrebbe tornare ad allenare Tijjani Noslin, già guidato con Verona e Lazio e obiettivo sfumato nello scorso mercato estivo. Oltre al mercato, però, ci si aspetta qualcosa in più dall’oggetto misterioso Zakaria Aboukhlal, e di avere Duvan Zapata a pieno regime: appena 61’ in campo per il centravanti colombiano finora.











