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Paratici: "Non è corretto dire che colmavamo un bisogno di bilancio con le plusvalenze"

Paratici: "Non è corretto dire che colmavamo un bisogno di bilancio con le plusvalenze"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Gaetano Mocciaro
Oggi alle 16:57Serie A
Gaetano Mocciaro

Lunga intervista rilasciata da Fabio Paratici a Sky Sport. Il direttore sportivo del Tottenham ha parlato di vari temi, dal processo plusvalenze al mancato approdo al Milan, dal suo ritorno al Tottenham al ruolo di direttore sportivo fino alla Juventus con la quale ha avviato un incredibile ciclo vincente.

Sul processo che lo ha visto coinvolto
"Mi sentivo quasi la vergogna di dover dire che non avevo fatto niente di male. Vicenda lunga che si è divisa in diverse fasi. Dobbiamo dividere la fase personale da quella di dirigente. La fase personale soprattutto all'inizio ti senti spaesato, non sai cosa sta succedendo, non ne sei abituato. Devi confrontarti con argomenti che non hai mai affrontato, situazioni che non ti aspetteresti di dovere affrontare. Quindi devi migliorare e alla fine di questa vicenda ti senti migliorato come persona".

Cosa è cambiato dal punto di vista dirigenziale
"Dal punto di vista del dirigente hai l'opportunità di conoscere una vita che non conoscevi e quindi è stata un'opportunità quella di seguire i miei figli giocare. Mi sono rinfrescato la mente conoscendo meglio i settori giovanili meglio di quanto non lo sapessi negli ultimi anni visto che non lo facevo più".

Sulla condanna
"Nessuno ha mai spiegato che la Juventus, io e le persone coinvolte siamo stati condannati non per la valutazione artificiale o distorta dei calciatori ma per un principio contabile che non è mai stato utilizzato prima e non è stato utilizzato nemmeno dopo".

Secondo l'accusa veniva colmato un bisogno del bilancio con le plusvalenze dei giocatori
"Questo non è assolutamente corretto. Se n'è parlato molto perché è la cosa più popolare. Ci sono decine di criteri per cui le valutazioni dei giocatori cambiano, altrimenti non staremmo a parlare di occasioni di mercato".

Esistono dei range di mercato?
"Certo, un range logico ci dev'essere per gli operatori di mercato. Ma alla fine si entra in una soggettività assoluta".

Su quanto si è detto sul suo conto
"All'inizio sono stato non deluso ma sorpreso del fatto che le persone che facevano il mio stesso lavoro spesso commentassero senza praticamente sapere nulla delle reali vicende. Questi commenti gratuiti sono stati molto sgradevoli dal mio punto di vista, io non mi sarei mai permesso di farli. Vado avanti per la mia strada, la gente che lavora con me sa che sono una persona molto diretta, professionale, passionale ma molto leale".

Si è parlato del patteggiamento e della sua formula
"La richiesta di applicazione della pena è stata una scelta responsabile. La vicenda è durata quattro anni e mezzo, la squalifica sportiva era già stata scontata, il procedimento penale era soltanto all'udienza preliminare. Per gli anni a venire non avremmo avuto nessuna certezza, logicamente dopo quattro anni e mezzo di questa vicenda si è deciso in maniera responsabile di fare questa richiesta di applicazione della pena e abbiamo chiuso la vicenda, ecco".

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