Verona, identità e difesa le basi per la salvezza. Harroui verso il rientro

Il Verona rischia di vivere un inizio di stagione da montagne russe, parlando della fiducia che si percepisce verso la squadra: dall'ottimismo alla depressione nel giro di pochi giorni. Questo è facilmente spiegabile, dal momento che parliamo di un gruppo in gran parte nuovo, composto da molti ragazzi giovani oltre che stranieri (e dunque, che hanno bisogno di tempo per esprimersi al meglio).
Le basi: difesa e gioco
La costante in questo periodo l'ha spiegata Zanetti a più riprese: identità e gioco magari non avranno portato alla prima vittoria, ma sono la via migliore per porre basi più solide. Un concetto ribadito anche da Gagliardini, nuovo leader di questa squadra, che ha chiesto tempo dopo il ko contro il Sassuolo. L'umore sarebbe migliore se fossero arrivati già i tre punti, certamente, ma il fatto che questa squadra sappia come difendersi in modo unito e sappia come creare situazioni da gol a ripetizione è il miglior segnale in vista della prossima trasferta contro il Pisa.
Ecco, la difesa è il reparto che oggi regala maggiori certezze, ma anche ricambi. Nelsson ha giganteggiato contro il Sassuolo, Valentini è pronto al rientro anche se in quel ruolo Frese ha dato certezze, poi c'è Unai Nunez che non è mai calato di rendimento, con alle loro spalle Bella-Kotchap che scalpita, insieme ad Ebosse.
Per contro c'è l'attacco, al centro delle discussioni della piazza. Al di là delle critiche che possono aver subito Giovane e Orban (sono giovani e si conoscono fra di loro da un mese), è mancata anche la spinta da dietro, che poteva aiutarli ad ambientarsi meglio. La sensazione è che invece oggi l'Hellas si aggrappi quasi esclusivamente a loro due per segnare, dunque questo non aiuta due talenti che hanno sì i colpi, ma anche bisogno della giusta serenità per rendere. Giovane in particolare, visto che parliamo di un ragazzo di 21 anni appena arrivato dal Brasile e con quasi un anno senza partite alle spalle per la questione contrattuale con la precedente squadra. A proposito della spinta 'da dietro': Mosquera è ormai pienamente recuperato e l'anno scorso è stato un fattore con i suoi 5 gol realizzati partendo dalla panchina. Ci si attende invece di più da Sarr, che fino ad ora non ha inciso ed è apparso sfiduciato.
Dall'infermeria infine dovrebbe rientrare presto Abdou Harroui, che se tutto va come previsto potrebbe rientrare in gruppo, puntando già al Pisa e a dare maggiori scelte a Zanetti.
