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Verona, Zanetti: "Ci metto la faccia, responsabilità mia. La società ha fiducia in me"

Verona, Zanetti: "Ci metto la faccia, responsabilità mia. La società ha fiducia in me"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Daniele Najjar
Oggi alle 15:37Serie A
Daniele Najjar
fonte Dal corrispondente al Bentegodi

È terminata la sfida fra Verona e Parma allo stadio Bentegodi. Il tecnico degli scaligeri, Paolo Zanetti, parlerà a breve in conferenza stampa per commentare la sconfitta interna dei suoi.

Segui qui su TuttoMercatoWeb.com la diretta testuale delle sue parole.

Ore 15.18 inizia la conferenza stampa

Meritavate la sconfitta?
"Sinceramente penso di no. Chiaro che bisogna guardare in faccia la realtà, il risultato è figlio di quello che si fa in campo. Le ingenuità oggi hanno regalato la partita al Parma. Mi prendo totalmente le responsabilità della sconfitta, totalmente, e anche le responsabilità assolute di quello che è successo a un ragazzo come Giovane, io sono responsabile in campo di quello che succede nel bene e nel male. Giovane è un ragazzo che deve restare tranquillo, ha il mio supporto totale e quello della squadra, Quello che è successo in campo lo abbiamo visto tutti, una cosa che personalmente non mi è mai successa, ma che è successa. Ora dobbiamo decidere se abbatterci o se immagazzinare la rabbia per continuare a lottare ancora di più, lavorare ancora di più su certe situazioni. Abbiamo preso due gol nei nostri migliori momenti. Siamo entrati benissimo creando occasioni su occasioni, prendendo gol su rimessa laterale. Cosa che ha cambiato la partita, visto che il Parma si è messo in difesa. Siamo riusciti a rimetterla a posto cambiando assetto, con la partita totalmente in controllo e aspettando solo di andare a vincerla, per poi prendere quel gol. La classifica è quella, è giusto che io mi prenda le mie responsabilità. Mi devono ammazzare però prima che molli un centimetro, chi mi conosce sa che non alzo bandiera bianca. Sono chiaramente incazzato come i nostri tifosi. Ci prendiamo anche le critiche arrivate dei tifosi, che sono giuste, da domani lavoriamo ancora di più, chissà che ci servano da sveglia per tutti quanti noi. Serve un altro miracolo a partire dalla prossima per prenderci il nostro obiettivo, sono super convinto che la faremo. Questa squadra ha qualità, non si è fatta mettere sotto da nessuno. Gli episodi ci condannano in questo momento, se ne esce solo da squadra, dimostrando se si è uomini con i coglioni".

Le tre punte: le rivedremo?
"Un percorso iniziato in questa sosta dove abbiamo lavorato su varie opzioni. Giocando nell'altro modo comunque eravamo partiti benissimo, anche sul gol di Orban potevamo essere più attenti dopo una azione meravigliosa. Abbiamo preso gol su rimessa, quello ha cambiato il film della partita. Bene chi è entrato, cambiano assetto eravamo riusciti a riprendere la partita. Quello che dobbiamo fare oggi è metterci qualcosa in più in termini di anima. Gli episodi cominciano ad essere tanti, come con l'Inter con quell'autogol all'ultimo. Dobbiamo renderci conto che in questa categoria non ci possiamo permettere certe cose, spetta a me trasmetterlo alla squadra".

Il gol ha ammazzato la squadra. Questo è ciò che preoccupa di più?
"Questo è vero, ma d'altra parte siamo una squadra giovane, che deve fare esperienza. Negli ultimi anni abbiamo dovuto, sia quando c'ero io che prima di me, portare a casa la pagnotta passando anche da questi momenti. Penso che rispetto al passato la squadra abbia più potenziale tecnico, questo penso lo vedano tutti. Siamo al sesto posto per occasioni avute, ma siamo ultimi. Un percorso che in tanti devono fare e che fanno, guardate Giovane che oggi ha segnato ancora. Si parla però troppo dei singoli, ma meno della squadra. Non c'è più tempo per pensare a quello che potremmo fare, bisogna farlo adesso. Pretendo di essere io il capro espiatorio di questa situazione, i ragazzi devono stare tranquilli, io ci metterò sempre la faccia. La squadra oggi ha dato tutto al netto degli errori, mi sento di abbracciarli uno a uno. Ci metto la faccia davanti ai tifosi che giustamente sono avvelenati. L'ambiente merita molto di più di questa classifica. Fino a che sono qua io, qua si combatte. Bisogna andare avanti soli contro tutti. Il Verona non muore mai, i giocatori devono assorbirlo velocemente".

Giovane e Belghali possono essere distratti dal mercato? Come si può prendere un gol come quello subito su rimessa?
"Non è il primo gol che fanno così, hanno un attaccante con quelle caratteristiche che ci hanno messo in difficoltà dal punto di vista aereo. Siamo stati disattenti, Nelsson è andato in difficoltà e per quello ho poi messo lì Bella-Kotchap. Sul mercato: sono abbastanza stupito, non leggo in nessuna squadra parlare di singoli e mercato, ma lo vedo nel Verona che è ultimo in classifica. Non so cosa abbia dimostrato Giovane per essere accostato a squadre diverse ogni settimana, pur se dico sempre che ha grande qualità e che potenzialmente sia uno dei più forti che abbia mai allenato. Ma lui vuole diventare una stella del Verona, non vuole passare dal Verona per andare da altre parti. E io non voglio che venga venduto a gennaio, per questo dico che noi da dentro non abbiamo questa sensazione su Giovane e Belghali, Verona non è un posto di passaggio. Lo è stato in passato? Sì, ma ora siamo all'inizio. Abbiamo iniziato al primo gol che ha fatto ad accostarlo a tutte le big d'Europa. Ci andrei cauto, in generale perché questa squadra ha tutto da dimostrare. Non ci sono singoli che devono guardarsi intorno, dobbiamo concentrarsi sul bene del Verona. Non esiste nient'altro che la salvezza da raggiungere con il Verona. Serve tanta umiltà, l'umiltà di chi è ultimo".

Ha raggiunto 50 presenze oggi. Alla fine la società ha mostrato fiducia con l'abbraccio di Zanzi dopo il 90'?
"Assolutamente, totalmente. Per quello che abbiamo fatto vedere in campo, altrimenti avrei già le valigie pronte per andare a casa. La società crede in quello che vogliamo fare e che stiamo proponendo. Ma la mia posizione oggi non mi interessa ed è evidente che dobbiamo cambiare le cose. Fare l'allenatore qua è tanta roba ed è ovvio che sia il primo a mettermi in discussione. La squadra non deve perdersi d'animo, non sfaldarsi, in questo momento bisogna crescere. Sbracate non ne abbiamo mai fatte a differenza dell'anno scorso, questo significa che la squadra ha dei valori che devono venire fuori. Dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Noi diamo tutto, ma quello che diamo non basta, serve fare qualcosa in più senza pensare, io per primo, alla nostra situazione individuale".

Ore 15.37 finisce la conferenza stampa

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