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Weissman subito in gol a Salerno, l'agente: "Ecco com'è nato tutto. C'era lo Spezia"

Weissman subito in gol a Salerno, l'agente: "Ecco com'è nato tutto. C'era lo Spezia"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
mercoledì 14 febbraio 2024, 17:00Serie A
di Dimitri Conti

L'impatto di Shon Weissman con il nostro campionato è stato subito positivo, visto che alla gara d'esordio con la Salernitana (la sconfitta per 1-3 contro l'Empoli dell'ultimo weekend, costata la panchina a Inzaghi) l'attaccante israeliano ha subito lasciato il segno con un gol. Per approfondire il suo arrivo in Serie A abbiamo contattato in esclusiva il suo agente per l'Italia, Stefano Saporetti: "Il ragazzo ha un curriculum importante e 60 partite in nazionale. Il suo livello è da Serie A e l’ha dimostrando subito. Come dice Sabatini veniva da un periodo poco fortunato a Granada, in cui ha trovato poco spazio. Quando cambiano allenatori e schemi le cose vanno così… Tecnicamente è un giocatore molto simile a Inzaghi, è un centravanti d’area. Alla prima ha dimostrato semplicemente di avere molta cattiveria agonistica, spero e mi auguro che in questi mesi trovi confidenza persa negli ultimi e che torni a essere un cecchino. A Salerno quest’anno tutto è complicato ma nulla è impossibile".

Come nasce l’opportunità Salernitana?
"È stato testardo nel voler giocare in Serie A o comunque in un campionato importante. Aveva ricevuto offerte da tornei minori, in Italia c’era anche lo Spezia in B. Però ha tenuto, non si è spazientito, ha atteso fino all’ultimo giorno. Con la Salernitana nasce proprio all'ultimo giorno: cercavano un attaccante da prendere in prestito e in due ore abbiamo fatto tutto. Una telefonata al volo con il direttore Sabatini, ci ha messo trenta secondi a trovare le parole giuste per motivare il ragazzo. Ovviamente lui conosceva già la realtà e aveva come “idolo” Inzaghi. Le cose hanno funzionato bene".

Inzaghi ha speso belle parole per lui, ma la convivenza è durata poco.
"L’ha visto in allenamento e si è reso conto che il giocatore è pronto e tecnicamente c’è. Forse con Dia si pesterebbero un po’ i piedi ma sta all’allenatore creargli spazio e giocare magari con due ali. Anche con Liverani le sensazioni sono comunque positive: sta cercando di lavorare sulla testa dei ragazzi. Chiaro che quando hai gente come Manolas e Boateng, con Fazio magari che sta bene, ci sono i presupposti anche caratteriali".

Prospettive future, Salerno e non solo.
"Il ragazzo crede di poter mantenere la categoria. Se è a Salerno, perché no? Sennò ha comunque ancora tutte queste partite davanti per poter dimostrare che vale almeno una neopromossa… In questi 15 giorni gli sta piacendo tutto ciò che ha trovato. Gioca tutto a favore, poi vivremo e vedremo. La sua esperienza a Granada ormai si è complicata, salvo cambiamenti tecnici che diventino suoi alleati. Ma in Italia potrebbe rimanere a lungo: fisicamente e in quanto a età c’è tutto, se continua così non avremo difficoltà a trovare squadra".

A proposito di nazionale israeliana, potrebbe incrociare l'Italia anche lì in futuro.
"Eh sì, neanche ci avevo pensato! Sarebbe un’ulteriore motivazione. Però guardiamo domenica a Milano, vediamo che succede… Quelli sono palcoscenici importanti, motivano”.

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