Empoli,Curto: "La vittoria sul Catanzaro deve essere il punto di ripartenza"
Marco Curto, difensore dell'Empoli, è stato intervistato da Il Tirreno. Queste le sue parole riportate da PianetaEmpoli.it: “È arrivata la vittoria che serviva per darci fiducia dopo la brutta sconfitta di Chiavari, abbiamo dimostrato di esserci, di essere squadra e questo vale anche più di un singolo successo. Sicuramente i risultati aiutano a vivere meglio la quotidianità del lavoro. Sappiamo che c’è ancora molto da fare, tante cose da sistemare ma rimboccarsi le maniche dopo un successo è più semplice. Diciamo che la vittoria sul Catanzaro, in questo senso, può e deve diventare il punto di ri-partenza.
Il primo clean sheet stagionale è una soddisfazione? Si, lo è. È uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Stavolta c’è stata quell’attenzione anche ai più piccoli dettagli che spesso ci era mancata. La partita è arrivata al termine della prima settimana intera di lavoro con mister Dionisi e qualcosa di diverso si è visto. Ora la sosta può aiutarci a capire ancora meglio le cose che il tecnico ci chiede. In generale non è mai positivo fermarsi dopo una vittoria, ma nel nostro caso lo stop del campionato può essere utile. La sfida con l’Avellino? Sicuramente un’altra sfida con tante difficoltà, dal valore dell’avversario al campo sintetico, ma in Serie B non c’è mai niente di facile e spesso più che il tasso tecnico di una squadra sono la voglia e la fame di un gruppo a decidere le partite.
Le questioni extra-campo le lascio al mio agente. È chiaro che tra giocare e non giocare c’è differenza ma io penso solo a lavorare per riuscire ad aiutare la squadra. Esserci per il gruppo è la cosa che mi interessa. Col Catanzaro ho giocato in entrambi i lati della difesa; in questo senso sono un giocatore duttile. Dietro ho fatto anche il terzino e il centrale giocando sia a tre che a quattro. Penso sia un pregio e mi fa piacere rendermi utile.
Io senatore nonostante abbia solo 26 anni? Capisco che sia strano, ma in effetti sono uno dei più anziani ed è una responsabilità che sento e che mi piace. Quando si vive la realtà dell’Empoli, che io avevo già assaggiato anni fa proprio nel settore giovanile, si percepisce a tutti i livelli la cura e l’attenzione che c’è per il vivaio e per chi dal vivaio arriva. Quando sono tornato, in estate, dare una mano ai più giovani era uno degli obiettivi che mi ero posto e anche oggi la penso così. E lavoro per farlo in campo e fuori.”











