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Peroni: "A Perugia potevamo andare in A. Ora sono pronto a ripartire"

ESCLUSIVA TMW - Peroni: "A Perugia potevamo andare in A. Ora sono pronto a ripartire"TUTTO mercato WEB
lunedì 27 novembre 2023, 15:49Serie B
di Tommaso Maschio

Un importante passato dalla Serie A alla Serie C rivestendo vari ruoli da quello di Team Manager a quello di Direttore dell’Area Tecnica, con le stagioni a Pesaro e Perugia da ricordare, e un presente di continuo aggiornamento in attesa di una nuova opportunità che potrebbe arrivare già nelle prossime settimane. Intervistato da Tuttomercatoweb.com il dirigente Alessio Peroni ha parlato del proprio presente e futuro soffermandosi anche su alcuni temi del momento partendo dall’esonero di Massimiliano Alvini, conosciuto ai tempi del Perugia, da parte dello Spezia: “Ho avuto modo di lavorarci con lui, è un tecnico molto preparato e con uno staff importante. Lavorare in un club come lo Spezia, appena retrocesso, non era certamente semplice soprattutto per provare a risalire dopo la debacle dello scorso anno".

e per risalire dopo la debacle dello scorso anno. Ha però carisma e sono sicuro che avrà presto una nuova opportunità per allenare su palcoscenici importanti, anche in Serie A”.

A Perugia quell’anno sfioraste la promozione
“Svolgemmo un lavoro fantastico con Comotto che mi aveva fortemente voluto arrivando a sfiorare la promozione, poi i punti di vista cambiarono e non coincidevano più, cose che succedono. Sono però sicuro che se fossimo rimasti le cose sarebbero andare in maniera diversa e avremmo conquistato la promozione in Serie A”.

Lei è rimasto legato alla piazza
“Sì, mi è dispiaciuto per quanto successo in estate. Dopo la retrocessione meritata sul campo credo che regolamento alla mano il Perugia dovesse essere riammesso in Serie B. Senza nulla togliere al Lecco che ha fatto un grandissimo miracolo e meritato di giocare in seconda serie. La giusta soluzione a parer mio era quello di allargare il numero di squadre in Serie B. Detto questo auguro al presidente Santopadre di tornare presto in Serie B”.

Magari già quest’anno?
“Difficile perché c’è un Cesena che secondo me può vincere con margine il campionato dopo aver programmato a lungo la risalita. La Torres è la classifica sorpresa che ogni anno la Serie C regala, ma credo che sia l’anno giusto per i romagnoli”.

Dopo la fine dell’avventura a Perugia si è preso un anno sabbatico. Ha avuto qualche contatto per ripartire?
“In estate c’è stato qualche colloquio, ma volevo aspettare e restare tranquillo dopo non essermi fermato per tanti anni sia come team manager sia come direttore tecnico”.

Questo è un ruolo che le piacerebbe riprendere
“Nella mia ultima esperienza a Pesaro facemmo un grande lavoro sfiorando i play off dopo essere partiti dal penultimo posto al momento in cui mi fu conferito l'incarico di direttore tecnico a gennaio. Ora c’è una situazione importante di cui stiamo discutendo e vediamo se potremo chiudere presto. Personalmente credo più alla parola data che ai contratti, voglio che le cose siano chiare e non mi piacer accontentarmi o vivacchiare. Mi stuzzica l’idea di ripartire, l’odore dell’erba mi manca, ma voglio un progetto in cui credere”.

In attesa della chiamata cosa fa?
“Mi tengo aggiornato, guardo molte partite dal vivo perché lo ritengo fondamentale per questo lavoro e quando non posso allora utilizzo anche i video o la tv. Inoltre cerco di restare in contatto continuo con l’ambiente perché credo che le relazioni nel calcio contino molto, sono fondamentali, anche solo per dare una consulenza o un consiglio. Ultimamente ho rafforzato il legame con Julio Sergio, ex portiere della Roma ai tempi di Totti, che ora fa il procuratore. Con lui c'è un grande rapporto di amicizia. È un modo per non staccare completamente la spina. Poi l’occasione giusta spesso capita quando meno te l’aspetti”.

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