Salernitana, Raffaele elogia il gruppo. Granata primi, ma servono 3-4 rinforzi di spessore
Alza la voce mister Raffaele. Lo fa non per sollevare polemiche, ma per rimarcare i meriti di una Salernitana nuovamente in testa alla classifica del girone C del campionato di Lega Pro. Indiscutibilmente il più difficile dei tre. Il trainer granata, nel post gara con l'Altamura, è stato quanto mai esplicito in conferenza stampa: "E' vero che la classifica bisogna guardarla a maggio, ma è altrettanto vero che bisogna riconoscere le cose buone che stiamo facendo. Guido un gruppo spettacolare, che ha cuore, carattere e che sa giocare a calcio. Noi dobbiamo necessariamente concedere qualcosa agli avversari perchè abbiamo l'obbligo di vincere sempre. Ma davvero pensate che è scontato quello che stiamo facendo? Rosa tutta nuova, giocatori arrivati nell'ultimo giorno di mercato, defezioni che ci hanno privato di ricambi importanti. Contro di noi tutte vogliono fare la partita della vita, ma ci stiamo facendo trovare pronti perchè vogliamo incarnare il sentimento della nostra gente. Vittoria meritatissima, abbiamo creato tante chance e siamo stati premiati nel finale". Parole chiare, rivolte a quella parte di ambiente che forse dimentica come sia nata questa stagione sportiva e da quale tortuoso percorso provenga la Salernitana, allenata da un mister che l'anno scorso ha fatto una mezza impresa sportiva a Cerignola sfiorando la promozione diretta.
Questo però non vuol dire non evidenziare anche le cose che non funzionano. La difesa ha preso nuovamente gol sugli sviluppi di un'azione letta molto male, a centrocampo ha dovuto giocare l'acerbo Di Vico per assenza di elementi pronti ad affiancare Tascone e Capomaggio (c'è Varone, ma Raffaele per ora non lo prende quasi mai in considerazione) e in avanti prosegue l'astinenza di Ferrari e Inglese che non segnano da un mese, ovvero dal derby interno con la Cavese. E poi è netta l'involuzione sul piano del gioco. Perchè se è vero che la Salernitana ha sempre il predominio territoriale e primeggia per possesso palla e presenza di calciatori di movimento nella metà campo avversaria, è altrettanto vero che da 3-4 gare a questa parte vediamo una squadra prevedibile, monotematica, con una lacuna a destra e l'assenza di un mediano di interdizione e di un elemento in grado di creare superiorità numerica nell'uno contro uno. Ora un trittico verità utile a capire le reali potenzialità della Salernitana, chiamata a giocare prima col Potenza (che ieri in 10 ha battuto il Trapani), poi a Benevento e poi ancora proprio contro il Trapani che, senza penalizzazione, lotterebbe per la vittoria del campionato. Dai prossimi 270 minuti si trarranno indicazioni utili anche in prospettiva mercato, visto che questo organico necessita di rinforzi pur senza intaccare l'equilibrio dello spogliatoio.
Cosa manca alla Salernitana per colmare il gap con Cosenza, Benevento e Catania che, sulla carta, restano superiori? Un difensore centrale rapido, un esterno di destra, almeno un centrocampista e un attaccante. In merito stanno iniziando a circolare i primi nomi, con Lescano, Cuppone o Bruzzaniti per il reparto offensivo e il sondaggio concreto per Imputato del Monopoli. Da escludere un ritorno di fiamma per Capuano, difensore che piace molto a Faggiano ma che non dovrebbe muoversi da Terni. Si monitora la situazione del Rimini per il duttile terzino Longobardi. In uscita, detto di Varone, ci sono Ubani (che dovrebbe rientrare in anticipo a Lecce), Frascatore e forse Quirini, prelevato al Milan a titolo definitivo e forse bisognoso di giocare sei mesi altrove per tornare alla base con maggiore autostima ed esperienza. C'è un accordo di massima col Pescara per acquistare a titolo definitivo il cartellino di Ferraris, ma ad oggi non c'è ancora l'offerta del presidente Danilo Iervolino.













