Mignemi: "Per ora nessun contatto con la Reggina. Ma spero possa tornare in C"
Proprio quest'oggi, il suo nome è emerso per la Reggina, ma per il momento è arrivata la conferma che tra le parti non c'è stato contatto. Conferma arrivata dal diretto interessato, il Direttore Sportivo Davide Mignemi, che è intervenuto ad A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C: "A ora nulla di concreto. Conosco bene la proprietà e le persone che lavorano alla Reggina, sono professionisti competenti che stanno facendo il possibile per riportare la società nelle categorie che merita, e mi auguro riescano a raggiungere presto il professionismo, perché la Reggina rappresenta una piazza storica con un grande pubblico e una tradizione importante".
Quindi, per quanto riguarda il suo futuro dopo la conclusione dell’esperienza con il Campobasso, non ci sono sviluppi?
"Al momento sto seguendo molte partite, giro ogni settimana in lungo e in largo l'Italia per aggiornarmi, mantenere i contatti con gli addetti ai lavori e con i club di Serie C, e anche per ampliare il mio database di osservazioni, che aggiorno costantemente. Dopo sette stagioni consecutive da direttore sportivo in Serie C, questo periodo di pausa è utile per migliorare alcuni aspetti del mio lavoro, e non deve servire da alibi a niente. Sono motivato e fiducioso che presto arriverà una nuova opportunità".
Dato che sta seguendo tante partite, che impressione ha della Serie C di quest’anno? Perché il livello sembra decisamente alzarsi...
"Sì, è effettivamente un campionato molto competitivo. In particolare, il Girone C mi sembra il più equilibrato degli ultimi anni, con Benevento, Catania e Salernitana in evidenza, ma anche realtà come Crotone, Cosenza e Casarano stanno facendo bene. Nel Girone B, tradizionalmente considerato più di nicchia, spesso si trovano le squadre che poi ottengono la promozione attraverso i playoff, sta facendo molto bene il terzetto in vetta, mentre nel Girone A il Vicenza punta al ritorno in Serie B, ma troverà nell'Union Brescia una degna rivale".
A proposito di Girone C, lì milita la Cavese, guidata da mister Prosperi che lei aveva a Campobasso. Per me, uno dei migliori tecnici emergenti per la categoria: ha le capacità per tirar fuori la formazione campana da quel loop negativo dove è entrata?
"Prosperi è un tecnico giovane e molto preparato, ha le qualità per guidare la Cavese fuori da un momento difficile. La squadra è tra le più giovani del campionato e ha diversi esordienti, ma il suo obiettivo deve essere la salvezza, un traguardo assolutamente alla sua portata grazie al lavoro dell’allenatore".
Si dice sempre che vincere la Serie C è complesso, ma anche salvarsi, in categoria, non è sempre facile.
"È vero, è molto difficile salvarsi. Quando una stagione inizia in salita, raddrizzarla non è semplice. Uscire dalla Serie C, come vincerla, è complesso, un inforno: solo una squadra per girone ottiene la promozione diretta e i playoff sono sempre un terno al lotto".
Andiamo adesso all'ultima novità della categoria, l'FVS come supporto tecnologico agli arbitri. Come valuta questa innovazione?
"Come per tutte le cose nuove, bisogna un attimo abituarcisi. Serve un po’ di adattamento allo strumento e sicuramente ci sono ancora dei miglioramenti da fare, sia nel numero di telecamere presenti sia nel modo in cui vengono usate, perché tante volte non danno quella visione giusta, quella prospettiva che serve, e quindi nella maggior parte dei casi poi il richiamo al VAR viene smentito, perché l’arbitro rimane della sua opinione, basandosi su quello che ha visto direttamente in campo. È uno strumento da migliorare, però può essere un supporto utile e, secondo me, anche una cosa molto positiva. Chiaro, c’è ancora da lavorarci sopra, ma se viene sfruttato nel modo giusto e adattato nel modo più consono possibile, può portare dei vantaggi importanti".











