18 settembre 2004, Adriano sgancia la bomba a 140km/h. Il tiro più forte registrato in Serie A

Il tiro più forte scagliato in Serie A? È stato quello del brasiliano Adriano Leite Ribeiro, il 18 settembre del 2004. A San Siro era di scena l'Inter contro il Palermo, quando Matteo Guardalben può solamente guardare un razzo - senza scia - passare dalle sue parti e incrociare la traversa. Un sinistro che aveva lasciato senza scampo il portiere, costretto a osservare la palla rimbalzare fino alla trequarti campo. Una bordata violentissima e misurata a 140 km/h, probabilmente se non fosse stato calciato da così lontano - ad attrito zero come da parabola iniziale - sarebbe stato valutato molto più rapido da qualsiasi oggetto di misurazione.

In quella partita era stato Adriano a portare in vantaggio l'Inter, mentre Toni firmò il pareggio su assist di Zauli. Quello di Adriano è il tiro più forte mai registrato nel nostro campionato, anche se molto lontano dalla misurazione fatta da un missile di Ronny, nel 2007, durante la sfida fra Sporting di Lisbona e Naval, con la palla che si infilò sotto la traversa con una velocità di 221 km/h. Per trovare gol ben oltre i 100 km/h ci sono quelli di Totti, 113km/h contro la Juventus (e gol a Buffon), ma anche Ibrahimovic, ancora contro il Palermo e con la maglia dell'Inter, con una punizione che arrivò a 124 km/h. Lo stesso Ibra alzo i giri fino a 149,7 km/h contro l'Anderlecht, nella stagione 2013-14, in Champions League.

Trezeguet riuscì a calciare con la maglia del Monaco a 154,4 km/h contro il Manchester United, all'Old Trafford. Il siluro più importante è quello di Ronald Koeman contro la Sampdoria, finale di Champions del 1992, quando il Barça vinse 1-0 proprio grazie alla punizione di destro da 188 km/h da parte dell'olandese.