TMW RADIO - Romanazzi: ”Ho sentito dirmi da atleti che hanno vinto di non avere più potenzialità”

Nicoletta Romanazzi, mental coach tra i tanti di Marcel Jacobs, è intervenuta durante la trasmissione Piazza Affari, in onda su TMW Radio:
“L’importante è mettere l’atleta in contatto con le proprie potenzialità. Bisogna poi far capire come indirizzare il pensiero verso l’obiettivo, perché l’aspetto mentale ricopre un ruolo fondamentale. Marcell Jacobs prima della finale olimpica disse al tecnico di aver dato tutto quello che poteva dare e di potersi accontentare, ma l’allenatore lo ha consigliato di chiamarmi. Io l’ho rimesso in contatto con i suoi obiettivi e gli ho chiesto se avesse voluto aspettare ancora tre anni prima di mettersi la medaglia d’oro al collo. La nostra mente e a volte, seppur in buona fede, può tendere alcune trappole, come magari mandare il pensiero di deludere le persone che ripongono fiducia in noi. Proprio per questo quando affrontiamo una sfida così importante ci mettiamo a rischio da quel punto di vista. L’importante però dev’essere parlare con la paura stessa, in modo da renderla non insormontabile. Sono dell’idea che gli allenatori dovrebbero avere nella propria formazione la conoscenza dell’ambito psicologico. In Italia non c’è ancora questa mentalità, ma si sta andando verso questa direzione. A volte gli atleti vengono caricati da talmente tante aspettative che poi il peso durante la prestazione risulta insormontabile. Chi fa il tecnico ha sempre in realtà l’obiettivo di aiutare il proprio atleta, ma magari alcune lacune di conoscenza non permettono di comunicare bene. La vittoria del giocatore non può essere la stessa vittoria del tecnico. A volte atleti che hanno vinto tutto mi hanno letteralmente detto che non sentivano di avere più il potenziale per arrivare ad alcuni livelli. Anche con Luigi Busà, campione di Karate, ho lavorato molto sull’aspetto mentale, oltre che chiaramente con Marcell Jacobs e tanti altri”.
