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TMW RADIO - Sconcerti: "In Italia c'è una Superlega naturale. Milan non più Ibra-dipendente"

TMW RADIO - Sconcerti: "In Italia c'è una Superlega naturale. Milan non più Ibra-dipendente"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Piccari
giovedì 13 maggio 2021, 16:33Altre Notizie
di TMWRadio Redazione
Archivio Maracanã 2021
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Ospie: Mario Sconcerti: "Se l'Inter deve vendere per risanare e non per investire Conte se ne va" Maracanà con Marco Piccari e Cinzia Santangeli
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A fare il punto sulla giornata di campionato a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il direttore Mario Sconcerti.

Cosa ha detto la giornata?
"Restano due partite importanti in chiave Champions, come Atalanta-Milan e Juventus-Inter. La cosa più importante è storica è che è scomparso il centro classifica. Oggi con 40 punti sei undicesimo, fino agli anni scorsi servivano 15 punti in più per arrivare decimi. Le prime squadre stanno facendo molti più punti. C'è quasi una Superlega naturale tra le prima 6-7 squadre e le altre. La differenza l'hanno fatta i soldi, non per l'Atalanta, ma oggi questa differenza comincia a pesare. In passato c'era più alternanza. Avere molti più soldi è un grande vantaggio occasionale, dobbiamo rendercene conto. E' una gara a cui ci si iscrive non più per meriti ma per ricchezza. Un modo per portare equilibrio? No, è selezione naturale. Ci sono soluzioni occasionali, come l'arrivo di un proprietario più ricco in un club".

Lazio, Immobile dice che deve crescere mentalmente la squadra:
"Un fatto mentale è anche tecnico. Non è una spiegazione, è una malattia. La Lazio è 5 anni che è la stessa squadra, che tecnicamente è la migliore di tutte e solo in una occasione è andata in Champions. Ci sono partite in cui certi giocatori si fanno vedere di meno del solito. La Lazio è ampiamente spiegata, bisogna spiegare ai giocatori che l'aspetto mentale è legato a quello tecnico. Trovala la mentalità, sennò è regolare arrivare sempre sesto o settimo. Forse la società non ha fatto quel salto in più perché non può farlo".

Quale la qualità migliore del Milan?
"Ha tanta qualità. Ed è finita la dipendenza da Ibra. La sua presenza è servita per farlo crescere, ora può andare anche da solo. Mi intriga molto Diaz, che in questo finale sta facendo la differenza. Per me ora è importante quanto Ibrahimovic".

Inter, che succederà a Conte?
"La situazione di Conte è chiara. Se la società deve vendere 2-3 giocatori, non per risanare il debito ma per andare avanti, Conte non ci sta. Ci sarà un colloquio, se la qualità che gli viene data è sufficiente per essere competitivo rimarrà, sarà lui a decidere".

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