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Gerrard: "Lo scivolone contro il Chelsea mi tormenta ancora. Mi fa sentire uno schifo, ma devo conviverci"

Gerrard: "Lo scivolone contro il Chelsea mi tormenta ancora. Mi fa sentire uno schifo, ma devo conviverci"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:41Calcio estero
Simone Lorini

Steven Gerrard ammette di essere ancora tormentato dal non essere riuscito a vincere la Premier League con il Liverpool, affermando che il suo famigerato scivolone contro il Chelsea si ripresenta nella sua mente di tanto in tanto. La leggenda dei Reds rimane uno dei più grandi centrocampisti che abbiano mai calcato i campi da gioco, ma non è mai riuscito a guidare il suo club d'infanzia al titolo nazionale durante la sua illustre carriera ad Anfield.

Emerso dall'Academy del Liverpool nel 1998, Gerrard si è affermato come uno dei giocatori più iconici del calcio inglese durante i suoi 17 anni trascorsi nel Merseyside. Il centrocampista ha segnato 186 gol in 710 presenze in un periodo ricco di trofei, che lo ha visto sollevare due FA Cup, tre League Cup e la Champions League del 2005, oltre a numerosi altri onori. Tuttavia, l'unico trofeo importante che Gerrard non è riuscito a conquistare con il Liverpool è stato il titolo di Premier League, sfiorato disperatamente in diverse occasioni.

Intervenendo al podcast Rio Ferdinand Presents, Gerrard ha parlato apertamente degli errori commessi durante la sua carriera da giocatore: "Non saprei dire cosa mi torni in mente più spesso. Mi fa piacere parlare delle cose belle: Istanbul, l'Olympiacos, la FA Cup... sai, in quei momenti ti senti benissimo. Quando faccio interviste o vedo una clip in televisione e vedo un passaggio all'indietro di merda che ho fatto in Nazionale, o che ho giocato male con l'Inghilterra, o che ho sbagliato un rigore, mi sento uno schifo. La cosa del Chelsea è esattamente la stessa. Mi fa sentire uno schifo. È così e basta. Devo conviverci, l'ho gestito, lo controllo. Mi spunta in testa ogni giorno della mia vita? No. Devo accettarlo ed essere uomo? Sì, non posso cambiarlo".

E ancora: "Ma tutti i momenti di merda che ho avuto nella mia carriera, si ripresentano di tanto in tanto. Ma lo fanno anche le cose belle. Quindi devo prendere il buono e il cattivo. Però odio perdere le partite. Odio non raggiungere gli obiettivi. E sono qui seduto ora, ancora senza aver vinto la Premier League. Non solo quell'anno, ogni singola stagione in cui ho gareggiato. Perché sentivo che, essendo il capitano del Liverpool, avrei dovuto conquistarla. Quindi devo assumermi la responsabilità. Ma non mi soffermo troppo sui singoli momenti, belli o brutti. Li affronto man mano che si presentano. Ma di sicuro tornano nei miei pensieri".

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