Govou racconta: "Nel 2013 mi dissero che dovevano amputarmi la gamba. Dissi sì, poi..."
Sidney Govou, ex attaccante della nazionale francese e oggi commentatore per Canal+, ha raccontato a Le Parisien un episodio drammatico della fine della sua carriera, che lo ha portato a sfiorare l’amputazione della gamba sinistra.
Dopo una carriera brillante con l’Olympique Lione negli anni 2000, culminata con il titolo di vicecampione del mondo nel 2006 con la Francia, Govou ha subito nel 2013 la rottura del tendine rotuleo. Durante l’operazione, il giocatore ha contratto un’infezione da stafilococco in ospedale, entrando in un vero e proprio incubo medico. "Avevo un dolore così forte che un medico mi disse che la soluzione migliore era l’amputazione. Ero sotto morfina e ho detto sì, ero distrutto dal dolore. Per fortuna, il mio agente, il chirurgo e la mia ex moglie mi hanno convinto a rifiutare", ha ricordato Govou.
Nei sei mesi successivi ha affrontato un trattamento pesantissimo, con infiltrazioni due volte al giorno e continue analisi del sangue per verificare l’evoluzione dell’infezione: "Era come una chemio", ha spiegato, descrivendo l’angoscia di ogni controllo. Oggi, a dodici anni da quell’incidente, Govou ha superato il trauma: la cicatrice rimane, ma ha potuto tornare a giocare a calcio e partecipare a gare di running. L’ex campione francese, sette volte vincitore della Ligue 1 con l’OL, sottolinea così la forza di volontà necessaria per affrontare una delle prove più difficili della sua vita, ricordando quanto la vicinanza di famiglia e staff medico sia stata fondamentale per salvarlo da un destino drammatico.













