Il Betis Siviglia vince il derby in trasferta dopo quasi 8 anni: sfottò e gioia sfrenata
La parte bianconero-verde di Siviglia sorride questo lunedì dopo il derby. Una vittoria dopo quasi otto anni in casa dell’eterno rivale - l'ultima risaliva al 6 gennaio 2018 - meritava una celebrazione in grande stile, come quella che si sta vivendo in queste ore. La sbornia post-derby, dopo 2.885 giorni senza vittorie al Sánchez-Pizjuán, si preannuncia lunga.
Il Betis ha approfittato della situazione per prendersi qualche rivincita simbolica. Come riporta As, la prima è indirizzata a Monchi, ex direttore sportivo del Siviglia e grande nemico del XXI secolo. All’inizio della stagione 2022/23 i tifosi del Betis avevano deriso Monchi per aver chiesto ai sostenitori di cantare l’inno dopo una sconfitta imbarazzante ad Almería. La stagione si era poi chiusa con Monchi che alzava la Europa League e mostrava una bandiera con scritto "Vamos a cantar el himno". Ieri sera, nell’esultanza post-derby, i tifosi del Betis hanno cantato l’inno e anche l’account ufficiale del club non ha resistito a riprendere la stessa frase.
Più recente è stata la polemica legata al manifesto dei Re Magi a Siviglia. Al Siviglia non è piaciuto che, in un giorno pensato per tutti i bambini, il poster mostrasse un bambino che riceveva in regalo la maglia del Betis. Le critiche sono arrivate persino da José Castro, ex presidente e ora vicepresidente del Siviglia. Tra meme, fotomontaggi e intelligenza artificiale, il Betis non ha perso l’occasione per ironizzare. E così, tra messaggi del tipo “Sevilla è verdiblanca” o “Sevilla, città del Betis”, c’è chi festeggia a voce alta e chi, invece, può solo tacere e fare autocritica su come sia stato possibile questo tonfo.











