Galatasaray, quante perdite di tempo col Fenerbahce. Ma Tedesco: "Significa che ci temono"
Sané al 27', poi il pareggio insperato di Duran al 90'+5 per l'1-1 preziosissimo del Fenerbahce contro il Galatasaray, nella stracittadina di Istanbul che ha impedito ai giallorossi di scappare in vetta alla classifica di Süper Lig. "Abbiamo fatto molte cose bene", ha commentato con tono soddisfatto e orgoglioso Domenico Tedesco, allenatore dei Canarini, in conferenza stampa post-partita. "Nel primo tempo volevamo iniziare la partita in modo semplice. Oggi volevamo giocare semplice nei primi 10-15 minuti. Volevamo costringere il Galatasaray a difendere sui lanci lunghi".
E ha aggiunto: "Abbiamo giocato contro il Galatasaray, non contro una squadra qualunque. Non penso che loro abbiano controllato il gioco in questo periodo. Abbiamo fatto del nostro meglio. A volte controlli la partita, a volte no. In partite così, quando vai in svantaggio diventa difficile. Il Galatasaray è abituato a partite di alto livello: quando passa in vantaggio fa passare il tempo, sanno come giocare questo tipo di partite", ha tacciato di perdite di tempo gli avversari. "Avrei voluto passare in vantaggio, ma non è la fine del mondo", l'ammissione di Tedesco.
Anche se, dal punto di vista dell'allenatore del Fenerbahce, il Gala non ha creato tante occasioni: "A parte il tiro di Sané non hanno prodotto molto. Abbiamo difeso bene sia su Osimhen sia sui loro lanci lunghi". Ma tornando sulle perdite di tempo da parte dei giallorossi, tra ritardi in rimessa, calciatori a terra dopo dei contrasti e non solo, Tedesco ha sottolineato un aspetto: "Stare a terra e perdere tempo è qualcosa permesso nel calcio. Ho detto ai miei giocatori ‘In realtà è una cosa buona, significa che ci rispettano e ci temono'".
"Il Galatasaray ha giocato così perché tiene in considerazione il Fenerbahce. Otto settimane fa non credo che ci considerassero così tanto", ha ammesso Tedesco, rimasto a un punto ma comunque dietro l'angolo del Galatasaray, pronto solamente ad un passo falso in campionato. E sull'impatto avuto sulla panchina del Fenerbahce, Tedesco ha dichiarato: "Amo la mia squadra, i miei giocatori e tutto lo staff. Mi sento come se conoscessi i lavoratori turchi del club non da 85 giorni, ma da 8 anni".











