Manchester United, Mainoo era all'oscuro di quanto fatto dal fratello. Amorim non si scompone
Il futuro di Kobbie Mainoo al Manchester United finisce sotto i riflettori, non solo per questioni di campo ma per un delicato intreccio tra dinamiche ambientali e di mercato. La dirigenza dei Red Devils è infatti consapevole che un’eventuale cessione del talento classe 2005 scatenerebbe una durissima reazione da parte della tifoseria, nonostante il rapporto tra il centrocampista e una parte della piazza sia stato messo a dura prova dagli eventi degli ultimi giorni.
Il caso è scoppiato lunedì sera, quando il fratello del giocatore, Jordan Mainoo-Hames, è stato avvistato sugli spalti di Old Trafford con indosso una maglietta recante la scritta "Free Kobbie Mainoo". Un gesto che ha immediatamente alimentato speculazioni su una possibile rottura tra il giocatore e il club. Tuttavia, secondo quanto riportato da The i Paper, fonti vicine al ventenne assicurano che il prodotto dell'Academy fosse totalmente all’oscuro dell’iniziativa e che non vi abbia preso parte in alcun modo. L'entourage del ragazzo sottolinea come Mainoo non abbia alcuna intenzione di mancare di rispetto al club in cui è cresciuto e a cui è legato sin dall'inizio del suo percorso calcistico.
Sulla vicenda è intervenuto con fermezza anche il tecnico Ruben Amorim. L’allenatore portoghese ha voluto chiudere il caso mediatico, confermando che l'episodio della maglietta non avrà alcuna influenza sulle sue scelte tecniche: il "caso extra-campo" non peserà sulla decisione di schierare o meno Mainoo da titolare nel prossimo, delicato scontro di Premier League contro l'Aston Villa.











