"Non voglio la maglia rosa, sembriamo gay": Internacional shock, frase omofoba del tecnico
Indignazione e sconcerto in Brasile. Abel Braga, nuovo allenatore dell’Internacional, è finito per essere travolto dalle critiche nel calcio brasiliano per un commento omofobo fatto durante la sua presentazione. Il tecnico di 73 anni, che ha assunto l’incarico per l'ottava volta nel club di Porto Alegre, ha cercato di raccontare una barzelletta in conferenza stampa, salvo invece fare una brutta uscita.
"Stavo scherzando dicendo che, in fondo, (Andrés D’Alessandro, direttore sportivo del club, ndr) stava rimproverando tutti. Gli ho detto: 'Non voglio vedere la mia dannata squadra allenarsi con una maglietta rosa, sembriamo gay'". Il termine - ripreso da ESPN - usato da Braga è stato "viado", tradotto letteralmente "frocio". Connotazione dispregiativa che ha generato un'ondata di risentimento nei suoi confronti.
Il riferimento era su una divisa che il club carioca aveva utilizzato nell’ultima fase del precedente mandato dell’allenatore, nel 2021, ma soprattutto al grande rivale dell’Inter, il Grêmio, che negli ultimi anni ha preso l’abitudine di usare una maglia rosa in occasione del mese dedicato alla sensibilizzazione sul cancro al seno. E proprio il Tricolor ha preso a cuore l'episodio e ha deciso di alzare la voce sui social per prendere distanza dalle parole di Braga: "Siamo orgogliosi di tutti i nostri tifosi, che siano blu, bianchi, neri, rosa o di qualsiasi altro colore. Il Gremio è un luogo di passione, dove ognuno può essere ciò che vuole essere, un luogo in cui la cosa più importante è la voce di incoraggiamento. Il Gremio è il club di tutti e siamo contro ogni tipo di discriminazione".











