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Real Madrid, un'assemblea dei soci rovente. Perez attacca Tebas, UEFA e Barcellona

Real Madrid, un'assemblea dei soci rovente. Perez attacca Tebas, UEFA e Barcellona TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
Oggi alle 11:42Calcio estero
Michele Pavese

Florentino Perez ha aperto l’Assemblea dei soci tenutasi ieri per fare un bilancio della situazione del Real Madrid. Ma il suo attacco senza precedenti a LaLiga, a Tebas, alla UEFA, al Barcellona per il caso Negreira e al sistema arbitrale ha oscurato tutto il resto. Il presidente, abituato a criticare questi enti, non era mai stato così duro. Il suo discorso è durato un’ora e 18 minuti e ha ricevuto una delle ovazioni più grandi mai viste da parte dei soci.

Le due ultime stagioni segnate da infortuni e calendario
"Abbiamo vinto 30 titoli in quindici stagioni. Ma sappiamo bene qual è il livello di esigente del Madrid. La scorsa stagione abbiamo lottato fino alla fine, ma va ricordato che è stata una stagione molto dura per gli infortuni, che ci hanno privato quasi tutto l’anno di Carvajal e Militao, e anche di Ceballos, Camavinga e Mendy. Hanno giocato più di 80 partite ed è una vera follia con un calendario sempre più dannoso".

Critiche alla UEFA e conferma della causa milionaria
"Non è che siamo contro tutto, ma ci opponiamo a ciò che non è legale o etico. Non è normale né legale che si impedisca ai club di organizzare i propri tornei. Non è normale che dalla UEFA cerchino di dirigere il nostro destino e di imporre formati che penalizzano i tifosi. Nessuno può sanzionarci, i club sono liberi, come ha detto l’ultima sentenza della Corte d’Appello. Abbiamo due diritti: essere risarciti con miliardi di euro e organizzare la nostra competizione, e vi assicuro che faremo entrambe le cose. Ma gli esecutivi della UEFA devono rispondere ai loro votanti. Per questo motivo siamo obbligati a giocare partite in Asia o vicino alla Cina. Non è normale che nel XXI secolo sia sempre più caro vedere il calcio".

Critiche a LaLiga e Tebas
"Non è normale che il presidente della Liga voglia imporci una partita a Miami, cosa che non trova normale neanche il capitano del Barça, Frenkie de Jong. Non è normale che LaLiga sostenga che Barcellona e Villarreal abbiano accesso a iniezioni economiche extra per giocare a Miami. E dobbiamo ancora sentire Tebas paragonare la partita alla NFL con il suo tentativo fallito a Miami. La partita NFL è stata legale e regolamentare e ha il sostegno di tutti. Non è lo stesso, non aveva il sostegno della UEFA, è solo una scommessa fallita. Non è normale che LaLiga incassi sei volte più della Premier".

Critiche al sistema arbitrale e al Barcellona
"Non è normale il livello di arbitraggio spagnolo. È vergognoso che tra i 35 arbitri spagnoli, la FIFA non ne abbia scelto nessuno. E non è normale che il Barcellona abbia pagato, per qualsiasi motivo, più di 8 milioni di euro al vicepresidente degli arbitri per almeno 17 anni, periodo coincidente con i migliori risultati blaugrana. Questo impediva di agire con neutralità. Come è possibile che prima di una finale di Copa del Rey, l’arbitro e l’addetto VAR minacciassero il nostro club? Avrebbero dovuto essere esclusi, ma non è stato fatto nulla".

Anomalie nei trofei
"Vi sembra normale che molti giocatori del Real Madrid abbiano più Champions League che titoli di Liga? Carvajal è un esempio. Alcuni ne hanno sei, chi più chi meno, cinque o quattro. Lo stesso vale per me come presidente. È normale? No".

Critiche all’ECA e alla UEFA
"Si cercò un accordo con la UEFA, ma non fu possibile. Ci hanno indirizzato verso l’ECA, ma loro impongono di rinunciare a qualsiasi causa contro la UEFA. Sarebbe rinunciare a miliardi che chiederemo".

Fiducia in Xabi Alonso
"La miscela di giocatori straordinari e giovani talenti, uniti dall’amore per il Madrid, è la chiave. Abbiamo ingaggiato Xabi che conosce la nostra casa e i nostri valori. E abbiamo preso grandi giocatori".

Omaggio ad Ancelotti, Modric, Lucas e Vallejo
"Chiedo un riconoscimento a Ancelotti, l’allenatore più vincente della nostra storia con quindici titoli. Modric, già nel cuore dei madridisti, esempio dentro e fuori dal campo. Lucas Vázquez, grande canterano e modello di comportamento. E grazie a Jesús Vallejo, che ha lasciato il club con 13 titoli".

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