Wright-Phillips: "Le regole della MLS impediscono ai giovani di emergere. Ne ho visti troppi smettere"

Secondo Shaun Wright-Phillips, ex ala di Manchester City, Chelsea e New York Red Bulls, le regole attuali della Major League Soccer (MLS) rappresentano un freno significativo per lo sviluppo del talento calcistico negli Stati Uniti. Parlando con GOAL tramite Lottoland Football Betting, Wright-Phillips ha dichiarato: "Quando giocavo lì, dicevo che erano le regole a tenere indietro tutti". L'ex nazionale inglese ha poi aggiunto un'osservazione critica sulla precoce fine delle carriere di molti giovani promettenti: "Ho visto molti ragazzi molto, molto talentuosi ritirarsi dal calcio a 18 anni perché i loro genitori dicevano loro 'non è una vita, non sarai in grado di sfamare la tua famiglia'. Molti di loro smisero di giocare e continuarono con l'università. L'unico modo per cambiarlo è la normativa".

Interrogato sulla necessità di implementare cambiamenti radicali nella MLS a beneficio del calcio americano nel suo complesso, Wright-Phillips ha risposto: "Ho sempre detto che dovrebbero farlo, ma possono comunque migliorare la situazione per i giovani che emergono e trattenere buona qualità all'interno dell'America senza necessariamente fare cambiamenti drastici".

Infine, Wright-Phillips ha puntato il dito sulla capacità finanziaria dei club: "I club lì fanno sicuramente abbastanza soldi per pagare meglio i loro giocatori, in modo che abbiano una vita per giocare a calcio e lo vedano come una carriera a lungo termine, piuttosto che come qualcosa di rischioso".