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Francia Femminile, Renard: "Era un po' che ci pensavo. Gestione del gruppo? A casa ho 4 figlie"

Francia Femminile, Renard: "Era un po' che ci pensavo. Gestione del gruppo? A casa ho 4 figlie"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 31 marzo 2023, 17:25Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Il neo ct della Francia Femminile Herve Renard ha parlato quest’oggi in conferenza stampa per presentarsi nel nuovo ruolo e commentare le sue prime convocazioni dove spicca la presenza di Wendie Renard, che aveva annunciato assieme a Diani e Katoto l’addio alla nazionale in contrasto con l’ex ct Diacre, oltre ai ritorni di Eugenie Le Sommer e Léa Le Garrec: “Quello che è successo prima non è affar mio, sono concentrato sul presente e sul futuro. Possiamo rendere omaggio a Diacre che ha ottenuto ottimi risultati con questa squadra. Le Sommer ha un’esperienza impareggiabile, gioca ad alti livelli con il Lione e noi abbiamo bisogno della sua esperienza e della sua intelligenza tattica. Le Garrec ha qualità e deve mostrarci cosa sa fare, penso sia importante darle una possibilità. Henry? Ci ho parlato e per lei le porte della nazionale sono aperte, mentre Hamraoui è fuori per una scelta soprattutto sportiva. Il primo passo nel mio lavoro è stato soprattutto quello di chiamare le infortunate, perché penso sia importante far loro sapere che li sto prendendo in considerazione e che non vedo l'ora che tornino il prima possibile. La lista per il Mondiale sarà composta da ventitré giocatori, quindi è importante aver stilato una lista un po' più ampia tenendo conto dei ritiri dell'ultima ora, in particolare quello di Diani ieri sera. Katoto è una giocatrice importante in questa squadra francese, il mio più caro augurio è che sia presente con noi durante questo Mondiale. La incontrerò nei prossimi giorni”.

Come mai ha accettato di allenare la Francia Femminile?
“Dal 2014 guardo il calcio femminile nelle principali competizioni, in particolare le squadre francesi come il Lione che ha dominato a lungo in Champions League e ovviamente le partire della nazionale. Avevo in testa l'idea di partecipare a una grande competizione con Les Bleues, ne avevo parlato con alcuni parenti, forse li ha sorpresi, ma per me è una questione di sfida. Nel mio lavoro non c'è niente di meglio che vivere le competizioni piuttosto che lunghe fasi di qualificazione e noi adesso abbiamo il Mondiale e poi tra un anno l’Olimpiade in casa. Qui c’è un gruppo forte e di qualità, insieme possiamo fare grandi cose”.

Ha rivincite da prendere?
“Non vengo da nessuna parte, ho fatto la mia formazione qui in Francia e sono sempre stato orgoglioso di essere francese in tutto il mondo. Ho avuto alti e bassi, sono partito dal basso e ho lavorato cercando di dare l’immagine migliore di me. Non ho alcuna rivincita da prendermi, per me l’importante è guardare avanti”.

Lei non ha esperienza nel calcio femminile. Quale approccio userà?
“Certamente non ci comportiamo allo stesso modo con un gruppo femminile come con un gruppo maschile. Ho quattro figlie a casa, la più grande ha 34 anni, quindi ho un po' di esperienza (sorride NdR). Penso che ci voglia un po' più di comunicazione, spiegazioni, tolleranza a volte, ma anche durezza altre volte. Dovremo creare un gruppo unito, siamo insieme, non divisi. Devi andare a piccoli passi per scoprire ognuno di loro. Nel mio lavoro, è quello che amo di più.".

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