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Le pagelle dell'Italdonne - Cantore ha una marcia in più, steccano ancora le punte

Le pagelle dell'Italdonne - Cantore ha una marcia in più, steccano ancora le punteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 26 settembre 2023, 19:55Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Giuliani 6 - Sul gol non ha colpe, per il resto non viene impegnata particolarmente, ma si dimostra sempre concentrata e attenta. Dimostra personalità nelle uscite alte in mezzo al traffico specialmente su quei calci d’angolo che erano un vero e proprio spauracchio per le azzurre.

Bergamaschi 6 - Sostituisce Bartoli non facendo sentire l’assenza della romanista. Duella con Hurtig che infatti costruisce le migliori cose quando si accentra e non sfida a duello la milanista. Quando può accompagna l’azione di Cantore anche se non sempre le due si capiscono. dal 91° Gama SV - Pochi minuti per tornare a vestire l’azzurro.

Lenzini 6 - Nel primo tempo soffre come tutto il reparto contro una Svezia che attacca con più continuità e insistenza. Non è impeccabile in occasione del gol vittoria scandinavo, ma poi cresce come tutta la squadra e nella ripresa imbriglia Blackstenius facendo correre pochi rischi a Giuliani.

Linari 5,5 - L’inizio è in salita, soffre la pressione avversaria e perde diversi palloni a ridosso dell’area che potrebbero costare cari, anche in fase di impostazione è meno precisa e lucida del solito. Anche lei non è impeccabile in occasione dell’accelerata di Hurtig che porta al gol vittoria. Nella ripresa migliora e tiene a bada le avversarie che, va detto, sono anche meno arrembanti.

Di Guglielmo 6 - Primo tempo di sofferenza contro Rytting Kaneyrd, ma pian piano viene fuori e dimostra personalità. Peccato per il palo colpito che poteva scrivere un’altra storia e regalare un pari che sarebbe stato anche meritato.

Cantore 6,5 - Fa il pendolo fra il centrocampo e l’attacco cercando di sorprendere la difesa svedese con la sua velocità e il suo brio riuscendoci anche in più di un’occasione. Fa tante cose bene, specialmente in fase di rifinitura, mentre al tiro manca della precisione necessaria per preoccupare Falk. Dal 91° Glionna SV - Pochi minuti nel finale, non può incidere.

Caruso 6 - Centrocampista di lotta e di governo. Non è semplice contro le svedesi, ma la bianconera tiene bene il campo e non sfigura neanche nel confronto fisico. Tiene più la posizione rispetto a qualche giorno fa, ma quando può cerca di appoggiare l’azione offensiva.

Giugliano 5 - Angedhal spesso e volentieri si francobolla a lei e le impedisce di ragionare col pallone fra i piedi. Quando ha più libertà cerca di dare ordine alla manovra e lanciare le compagne, ma non sempre è precisa come ci ha abituato. Anche al tiro manca di convinzione. Dal 58° Dragoni 6,5 - Porta una ventata di freschezza e imprevedibilità. È certamente ancora acerba, ma ha talento e voglia per spaccare le gare anche da subentrante come oggi.

Galli 6 - Prima esterna con licenza di accentrarsi come a San Gallo, poi torna al suo ruolo naturale. Non sfigura sulla sinistra da dove mette in mezzo anche qualche buon pallone, ma è al centro che dà il meglio di sé in entrambe le fasi di gioco.

Piemonte 5,5 - Lotta e battaglia col fisico contro le centrali avversarie, ma non solo. Si scambia spesso di posizione con Giacinti allargandosi anche sulla sinistra. Come la compagna però non è cattiva e concreta negli ultimi 20 metri. Dal 68° Girelli 6 - Pericolo costante per le centrali avversarie contro cui duella anche sui palloni alti. Sfiora il pari in due occasioni mancando di centimetri la zampata vincente. Più incisiva delle compagne.

Giacinti 5,5 - Cerca di attaccare la difesa scandinava in profondità sfruttando la sua velocità, ma cade spesso nella trappola del fuorigioco (anche se in un paio di casi il fischio è dubbio). Fatica invece nel duello fisico contro le centrali svedesi. Ancora una volta è poco incisiva in fase di conclusione.
Dal 68° Beccari 5,5 - Galleggia fra trequarti e attacco cercando di accompagnare l’azione e dare meno punti di riferimento alle avversarie, ma fatica a emergere nonostante l’Italia sia molto propositiva nel finale.

Andrea Soncin 6 - Voleva tener testa alla Svezia e ci riesce. Cambia poco in avvio, e solo per necessità, vede una squadra che se la gioca con le sue armi contro avversarie che ci sono superiori. Nella ripresa cambia protagoniste e anche modulo andando anche a sfiorare un pari che sarebbe stato d’oro. C’è ancora tanto da lavorare specialmente sulla ripartenza dal basso e sull’incisività offensiva, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta.

Svezia (4-3-3): Falk 6; Bjorn 6, Sembrant 6, Eriksson 6, J. Andersson 5,5; Angeldahl 6 (dal 83° Zigotti Olme), Asllani 6,5 (dal 94° Bennison), Rubensson 5,5; Rytting Kaneyrd 6,5 (dal 71° Jakobsson), Blackstenius 5 (dal 94° Anvegard), Hurtig 6 (dal 71° Janogy). A disposizione: Musovic, Enblom, Nilden, Lennartsson, Ostlund, Kafaji, Rybrink. Ct Gerhardsson

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