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Tre indizi fanno una prova. Allegri, perché la Juve rinuncia a giocare dopo il vantaggio?

Tre indizi fanno una prova. Allegri, perché la Juve rinuncia a giocare dopo il vantaggio? TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
lunedì 20 settembre 2021, 11:58Il corsivo
di Raimondo De Magistris

La Juventus che ha conquistato due punti nelle prime quattro giornate di campionato è passata in vantaggio in tre gare su quattro. A eccezione della disastrosa gara contro l'Empoli, i bianconeri di Allegri sono sempre passati in vantaggio, addirittura doppio contro l'Udinese. Eppure sono ancora a secco di vittorie, perché?

Per Allegri ieri sera allo Stadium l'errore principale è stato nei cambi. "Ho sbagliato i cambi, forse dovevo mettere gente più difensiva", ha dichiarato nel post-gara individuando l'errore nell'inserimento di Kean al posto di Morata e, soprattutto, in quello di Chiesa al posto di Cuadrado. Per l'ex Fiorentina, colpevole di non essere entrato in partita, è arrivata poi in conferenza stampa anche un ammonimento verbale. Però c'è da dire che l'attaccante classe '97 è entrato in partita quando l'inerzia era già tutta a favore del Milan e i rossoneri alla fine non hanno vinto solo perché Szczesny s'è reso protagonista di un intervento prodigioso su una conclusione a botta sicura di Kalulu.

Ma è davvero colpa dei cambi? La sensazioni (provvisoria, ovviamente, siamo alla quarta di campionato) è che il problema sia nell'atteggiamento di una squadra che rinuncia ad attaccare dopo esser passata in vantaggio. Una impressione più smaccata allo stadio Maradona contro il Napoli, perché già dopo il gol di Morata la squadra di Allegri si chiuse in difesa. Ma che è tornata in auge nella ripresa di ieri, dopo quello che è stato il miglior primo tempo della gestione Allegri-bis. Contro il Milan, contro questo Milan, è impossibile pensare di dominare tutta la partita. Però la Juventus nella ripresa ha deliberatamente rinunciato al pressing fino al gol di Rebic. Ha consegnato la partita alla squadra di Pioli, come la consegnò a quella di Spalletti una settimana fa, con sentiti ringraziamenti da parte degli avversari.

Una sensazione che poi i dati rendono realtà oggettiva. Di seguito le posizioni medie dei giocatori in Napoli-Juventus e in Juventus-Milan. In entrambi i casi, i bianconeri hanno avuto un atteggiamento molto più difensivo dei rivali. Che quindi hanno più campo e più facilità nell'arrivare al tiro. I grafici evidenziano che non è, quindi, solo un problema di attenzione, di atteggiamento individuale. Sicuramente non è un problema di chi è entrato a gara in corso. In una Serie A che ormai vede tutte le squadre giocarsela a viso aperto, proporre la propria idea di calcio, difendere il vantaggio non fa quasi mai rima con portare a casa la partita. Anche se sei la Juventus.

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