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Viareggio Cup: il Sassuolo in finale per tenere alto il tricolore

Viareggio Cup: il Sassuolo in finale per tenere alto il tricoloreTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 29 marzo 2022, 09:00La Giovane Italia
di La Giovane Italia
fonte La Giovane Italia (Rosario Buccarella)
Nella finalissima di oggi pomeriggio i neroverdi chiamati a sfidare la formazione nigeriana, vera e propria meteora della kermesse

Questo pomeriggio in quel di Pontedera alle ore 16.00, dopo due anni di stop forzato, avrà luogo la finale della Viareggio Cup, una delle kermesse più prestigiose a livello giovanile. Siamo andati ad un passo dall’avere una finale tutta italiana; tuttavia, la lotteria dei rigori nella seconda semifinale ha visto prevalere i nigeriani dell’Alex Transfiguration ai danni dell’Empoli. L’altra sfida ha invece visto il netto successo per 3-0 dell’Under 18 del Sassuolo guidato in panchina da Emmanuel Cascione (ex Reggina e Pescara) sull’Atalanta. Dedichiamo perciò l’approfondimento del giorno alla formazione neroverde, unica rappresentante italiana nella finalissima in cui si assegnerà l’ambito trofeo.
Lo schieramento tattico adottato di base da mister Cascione è variato sulla base dell’avversario: ad un più offensivo 4-2-3-1 è stato infatti alternato un 4-3-3 più compatto, quest’ultimo in particolare è stato utilizzato nella semifinale contro l’Atalanta. Andando nel dettaglio delle singole posizioni in campo, tra i pali abbiamo la prima grande sorpresa: il portiere impiegato nella spedizione in Toscana non è stato infatti Bryan Bonucci, titolare indiscusso in campionato, ma l’emergente Daniel Theiner, arrivato in prestito apposta per la competizione dal Sudtirol. La linea difensiva è invece composta da capitan Adrian Cannavaro (che esattamente come papà Paolo in maglia neroverde mette al braccio la stessa fascia) e Francesco Martini sulle corsie esterne, rispettivamente destra e sinistra, mentre i due baluardi al centro sono l’olandese Seb Loeffen ed uno dei tre fuoriquota schierabili tra i nati nel 2003, ovvero Enea Cehu. Quest’ultimo però sarà costretto a saltare la partita di oggi a causa di una squalifica per somma di ammonizioni, si tengono perciò pronti per l’impiego Nicola Madrelli e Filmon Incerti. In caso di centrocampo a tre, mentre sugli interni sono due certezze Riccardo Zafferri e Nicolò Lolli, probabile ballottaggio in mediana tra Amadou Tourè (camerunense ed altro fuoriquota a disposizione) ed Angelo Foresta.

Per quanto riguarda infine il reparto avanzato, l’abbondanza in termini di qualità non manca a mister Cascione: nel netto successo ai danni dell’Atalanta in semifinale, il tridente composto da Luca Baldari, Vincenzo Ferrara (l’ultimo tra i 2003 convocati per dare manforte) e Kevin Leone (che gioca in Under 18 da sotto età fin da inizio anno) non ha dato punti di riferimento agli avversari. I tre attaccanti sono risultati intercambiabili e di conseguenza molto complicati da marcare. I ricambi però per cambiare le carte in tavola sia mettere forze fresche in campo, che per dare anche una svolta sotto l’aspetto tattico non mancano: sulla falsa riga del tridente sopracitato, Kevin Bruno, altro 2005 che sta dando insieme a Leone un contributo importante ed autore dello splendido gol della sicurezza in semifinale, è sempre pronto a subentrare. Per cambiare qualcosa invece a livello tattico, passando ad un modulo maggiormente a trazione anteriore, ci possono infine essere gli inserimenti a partita in corso di Christian Sighinolfi e Luca Sasanelli.
I neroverdi sono partiti inizialmente in sordina in campionato, ma sono cresciuti settimana dopo settimana. Rimasti a lungo al penultimo posto appena davanti all’Ascoli, sono ripartiti dopo lo stop con un buon piglio raccogliendo tre successi in fila durante il mese di febbraio. Inoltre, al netto delle quattro sconfitte consecutive prima della pausa per la competizione che si concluderà nella giornata di oggi, le prestazioni, partita di Genova a parte, non sono mai mancate. La convinzione che la strada fosse quella giusta è infatti rimasta la stessa ed ha portato ad ottenere un risultato di prestigio a cui manca solo l’epilogo finale.

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