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Robert Pires, il no alla Juve per diventare leggenda dell'Arsenal. E con la Francia vinse tutto

Robert Pires, il no alla Juve per diventare leggenda dell'Arsenal. E con la Francia vinse tuttoTUTTO mercato WEB
domenica 29 ottobre 2023, 05:00Nato Oggi...
di Alessio Del Lungo

Robert Pires, uno dei giocatori che ha fatto la storia dell'Arsenal, poteva finire alla Juventus. Procediamo con ordine e partiamo però dall'inizio della carriera del calciatore francese, nato da padre portoghese di origine italiana e madre spagnola. Esordisce tra i professionisti nel '93, all'età di 19 anni, con la maglia del Metz, in Division 1, e lo fa da attaccante, affermandosi con i francesi e arrivando addirittura nella stagione '95/'96 a vincere la Coppa di Lega, primo trofeo di una lunga serie. Il tempo passa e lui comincia a diventare sempre più un calciatore di livello, giocando con regolarità anche in Coppa UEFA e facendosi conoscere grazie al palcoscenico internazionale. Nel '98 convince il Marsiglia a puntare su di lui ed è lì che si evolve tatticamente, diventando un trequartista e facendo ancor più gola alle big.

Nel 2000 la svolta che tanto aspettava ed il passaggio all'Arsenal, sul quale però c'è appunto un curioso retroscena, raccontato molti anni dopo dallo stesso Pires: "Su di me c’erano anche Real Madrid e Juventus. Dovevo fare una scelta non proprio facile (ride, ndr). Wenger mi convinse a scegliere i Gunners". Cosa sarebbe successo qualora si fosse trasferito in Serie A possiamo solo immaginarlo, quello che è certo è che nei 6 anni a Londra scrive la storia all'Emirates, conquistando 2 Premier League ('01-'02 e '03-'04), 3 FA Cup ('01-'02, '02-'03, '04-'05) e 2 Supercoppe d'Inghilterra (2002 e 2004). Pires ha fatto parte dell'Arsenal degli Invincibili, quello del 2003-2004, che non perse neanche una partita in campionato. Le sue prestazioni crescono ulteriormente e lui nel frattempo diventa un esterno sinistro di un centrocampo a quattro.

Nel 2006 termina il suo contratto e dopo 6 anni, 285 presenze, 85 gol e 61 assist lascia l'Arsenal. Ad aspettarlo c'è il Villarreal, che però lo perde per tutta la prima stagione a causa di un grave infortunio ai legamenti crociati. Il recupero è difficile a 33 anni, il fisico non è più quello di un 20enne, ma Le Canard (l'Anatra in italiano, ndr), soprannome che Wenger gli affibbiò ai tempi del suo trascorso in Inghilterra perché "correva strano, con i piedi larghi, ma quando gli arrivava la palla si trasformava in un ballerino", non si perde d'animo, torna in campo e in 4 anni totalizza 129 presenze, 18 gol e 15 assist. Un bottino niente male dopo un problema di quel tipo.

A questo punto non ha più molto da chiedere e prova un disperato ritorno in Premier League da svincolato all'Aston Villa, ma le cose non vanno come spera. Raccoglie 12 presenze e 1 gol con la prima squadra e addirittura 1 gettone con le riserve, dove viene impiegato per riprendere il ritmo. Nel '13-'14 per il suo ultimo "ballo" sceglie l'FC Goa in India, con cui realizza appena un gol su rigore in 8 presenze.

La sua storia con la Francia merita invece di essere raccontata. A 22 anni debutta con i Bleus e al suo primo Mondiale nel '98 vince subito il titolo, togliendosi una soddisfazione immensa ancor prima di approdare all'Arsenal. Non è una prima scelta, ma gioca comunque 2 partite dei gironi e gli ottavi, sintomo di grande stima da parte del tecnico. Due anni dopo, ancora non da protagonista assoluto, vince pure l'Europeo, disputando 3 match, tra cui semifinale e finale, quest'ultima contro l'Italia. Prima di concludere nel 2004 la sua parentesi in Nazionale con 14 gol e 18 assist in 79 partite, vince anche 2 Confederations Cup nel 2001 e nel 2003, prendendo parte in entrambi i casi a tutte le sfide. Oggi Robert Pires compie 50 anni.

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