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Gli USA di Max Cristina (MLSSoccerItalia): "Pulisic top. McKennie non è uomo chiave"

ESCLUSIVA TMW - Gli USA di Max Cristina (MLSSoccerItalia): "Pulisic top. McKennie non è uomo chiave"
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 17 novembre 2022, 13:40Qatar 2022
di Marco Conterio

Sarà il Mondiale delle prove generali per una Nazionale che ancora non ha raggiunto apice e maturazione? E' una delle domande che Tuttomercatoweb.com ha posto al collega Max Cristina, fondatore di MLSSoccerItalia e collega di SportMediaset. "Assolutamente sì. Negli Stati Uniti questo Mondiale in Qatar è certamente importante e verrà seguito molto, anche per la sfida contro l'Inghilterra, ma è inutile negare che lo sguardo è già rivolto alla prossima edizione che gli USA ospiteranno con Messico e Canada. Il calcio americano sta vivendo un momento di crescita iniziato col flop della mancata qualificazione al Mondiale 2018 in Russia, ma i talenti sono molto giovani e la sensazione è che se tutti manterranno le promesse nel 2026 la USMNT potrebbe schierare una bella selezione. L'esperienza in Qatar aiuterà sicuramente, anche perché le qualificazioni sono state comunque sottotono nel girone dominato dal Canada".

- Sarà il Mondiale delle prove generali per una Nazionale che ancora non ha raggiunto apice e maturazione?

Assolutamente sì o almeno dovrebbe esserlo. Negli Stati Uniti questo Mondiale in Qatar è certamente importante e verrà seguito molto, anche per la sfida contro l'Inghilterra, ma è inutile negare che lo sguardo è già in qualche modo rivolto alla prossima edizione che gli USA ospiteranno con Messico e Canada.

Il calcio americano sta vivendo un momento di crescita iniziato col flop della mancata qualificazione al Mondiale 2018 in Russia, ma i talenti sono molto giovani e la sensazione è che se tutti manterranno le promesse nel 2026 la USMNT potrebbe schierare una bella selezione. L'esperienza in Qatar aiuterà sicuramente, anche perché le qualificazioni sono state comunque sottotono nel girone dominato dal Canada. Per questo mi hanno un po' stupito alcune scelte di Berhalter, tra cui l'esclusione di Pepi, Tillman e Arriola che avrebbero sicuramente fatto un'esperienza molto utile per il futuro.

- Pulisic è stato definito il LeBron del Soccer. È lui la stella polare della Nazionale?

Sicuramente Pulisic è il giocatore più riconosciuto a livello mondiale nella nazionale americana, quello che tutti conoscono. La rinascita è partita dal suo nome, speso in campo già in tenerissima età a livello internazionale e sì, possiamo definirlo la stella in una selezione, quella di Berhalter, che ha tanto talento dalla trequarti in su.

Ecco la definizione LeBron del Soccer mi pare eccessiva, ma se starà bene sicuramente è un giocatore da tenere d'occhio, ma non l'unico ecco.

- Che Mondiale sarà per McKennie, che ruolo avrà?

Quella di McKennie è una situazione particolare perché, proprio come nella Juventus, può fare tantissimi ruoli diversi. Sicuramente è un pregio, ma talvolta questa cosa può penalizzare un giocatore che è molto bravo in più posizioni, senza eccellere in una specifica.

Il ct Berhalter l'ha sempre tenuto in considerazione e anche al Mondiale, se recupererà bene dall'infortunio, sarà protagonista in campo. Però non lo vedo come giocatore chiave degli USA. A centrocampo piuttosto bisogna tenere d'occhio Musah del Valencia, classe 2002 ma di grande talento. Vediamo quanto spazio gli verrà concesso.

Weah, Reyna, l'escluso Pepi. È l'attacco il punto di forza della Nazionale?

Il talento dalla trequarti in su non manca di certo alla nazionale USA, semmai il problema che c'è sempre stato negli ultimi anni e che a quelle latitudini sperano di risolvere entro il 2026 è l'assenza di un centravanti di assoluto livello. Uno capace di finalizzare l'ottimo lavoro alle proprie spalle.

Di Pulisic abbiamo detto, ma anche Reyna è un giocatore chiave nell'economia offensiva di Berhalter anche più di Weah. Ricardo Pepi è molto giovane, il passaggio al Groningen gli ha restituito feeling con il gol e autostima, ma è presto per addossargli tutta la responsabilità in attacco. Forse anche per questa pressione Berhalter ha deciso di non convocarlo, per me sbagliando visto che era anche in un ottimo momento di forma.

Realisticamente. Qual è l obiettivo e cosa definiresti un fallimento?

Penso che realisticamente gli USA abbiano l'obiettivo di superare il girone, perché possono tranquillamente giocarsela con Galles e Iran - e se in giornata, anche contro l'Inghilterra. Poi molto dipenderà dagli incroci, arrivare ai quarti sarebbe un grande successo. Il fallimento sarebbe uscire al girone perché il talento c'è, ma va fatto fruttare.

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